MOZIONI SULLA CONFERENZA SUL FUTURO DELL'EUROPA


Discusse in Senato le mozioni sulla Conferenza sul Futuro dell'Europa, il
progetto del Parlamento europeo, Commissione e Consiglio per favorire
la partecipazione cittadina al rilancio dell'Unione e alla costruzione di un nuovo percorso comunitario ed approvato l'Ordine del giorno conseguente.


Credo che mai come nel momento presente le sfide legate al futuro dell'Europa siano cruciali, e quindi acquistano un sapore tutto particolare i temi che si dovranno affrontare nei prossimi mesi e anni da Bruxelles e Strasburgo e che tra il 29 e il 30 aprile saranno al centro dell'ultima Plenaria della Conferenza. 


Per questo il Senato ha deciso di dedicare una sessione di discussione ai risultati dei lavori della Conferenza sul futuro dell'Europa. 

L'Unione europea è infatti davanti a sfide sempre più impegnative, legate alla costruzione effettiva della solidarietà tra i popoli ed al tempo stesso all'ambizione di rimanere protagonista della storia, in questa stagione così straordinaria, salvaguardando la propria identità che vuole mantenere al centro la difesa e la  promozione dei diritti e della democrazia.


Siamo profondamente convinti che la Conferenza sul futuro dell'Europa non debba rimanere una semplice occasione di confronto e di discussione in cui si sono confrontate delle idee da mettere poi da parte, ma che questo “esperimento di democrazia partecipativa” debba essere valorizzato e portato in dote alla futura discussione e alle decisioni che dovranno prendere al Parlamento europeo i singoli Governi su come adattare e rafforzare le Istituzioni e l'assetto istituzionale europeo. 


In questa stagione è forte l'esigenza in Europa di ragionare su sistemi di democrazia. E questo perché se gli esperimenti di democrazia diretta messi in campo in questi anni hanno in molti casi non fornito prove esaltanti, non si può neanche difendere in modo acritico tutti gli aspetti di una democrazia rappresentativa che ha palesato in modo evidente segni di stanchezza e di fatica, e che sempre più fatica a coinvolgere le istanze che arrivano dai cittadini.

Per questo è quanto mai necessario sperimentare anche meccanismi innovativi. 


La Conferenza può essere proprio tutto questo, l'occasione di aprire le Istituzioni, di arrivare alle conclusioni che verranno presentate in plenaria, a Strasburgo, e che mostrano un'esigenza di rinnovamento dell'Europa.

Due messaggi emergono in modo forte:

- gli ultimi avvenimenti (la pandemia e la guerra nel cuore dell'Europa) ci dicono che è necessario che l'Europa abbia più strumenti e più risorse per affrontare le sfide che gli Stati singolarmente non sono più in grado di affrontare; 

- è sempre più forte nella società europea la richiesta di armonizzazione affinché i diritti e le libertà iscritti nelle Carte costituzionali dei Paesi europei possano avere attuazione piena in tutti gli Stati europei.


Le risultanze della Conferenza devono diventare la spinta eccezionale per portare a un rafforzamento dell'Europa sia utilizzando le norme esistenti, quindi a trattati vigenti, sia aprendo una convenzione europea con la partecipazione dei rappresentanti dei Parlamenti nazionali per discutere su come rafforzare le istituzioni europee.

L'ultima convenzione europea risale al 2003-2004 e da allora è cambiato il mondo, per questo è necessario rendere evidente che l'Europa c'è e che saprà rispondere alle sfide che ha davanti.


Per maggiori approfondimenti 

- il Dossier sui lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa/4 aprile 2022 dell'Ufficio Studi del Parlamento,

- e in allegato l'Ordine del giorno approvato.


Qui di seguito anche il Rapporto  con le 49 proposte che includono obiettivi concreti e più di 320 misure per le istituzioni europee da seguire.


  Scarica allegato 1

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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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