MUSEO DEL TARTUFO BIANCO

“LA REGIONE VERIFICHI LA POSSIBILITA’ DI UTILIZZARE PARTE DEI FONDI FAS PER REALIZZARE IL MUSEO”. “Alla Regione chiediamo di verificare se è tecnicamente possibile utilizzare una parte dei Fondi FAS in quota al Turismo per sostenere la realizzazione del museo La Casa del Tartufo Bianco d’Alba, con sede a Montà (Cuneo), anche in considerazione delle ricadute turistiche altamente positive che questo progetto, una volta ultimato, avrà sul settore turistico. Mi permetto di segnalare che detta opera è stata anche inserita nel documento di avvio degli stati generali del Roero e cioè la “ Carta di Vezza” come opera importante per il territorio. Infatti, è fondamentale realizzare in tempi brevi questa struttura museale che si contraddistinguerà per il suo carattere multimediale e fortemente innovativo. Un progetto voluto e sollecitato da molti anni anche dagli operatori del settore e dalle comunità locali, e che consentirà di tutelare e promuovere un patrimonio culturale di grande rilevanza, che da secoli caratterizza il Piemonte meridionale. Per questo ho presentato un’Interrogazione in Consiglio regionale affinché la Giunta prenda in considerazione l’ipotesi di utilizzare una parte dei Fondi Fas e ne verifichi la praticabilità tecnica. Voglio ricordare che con una Determina del 4 gennaio 2011 sono stati assunti provvedimenti in ordine al riconoscimento della personalità giuridica privata della Fondazione “Casa del Tartufo Bianco d’Alba” i cui soggetti fondatori sono il Comune di Alba, il Comune di Montà, la Comunità Collinare del Roero, il Comitato “Fondazione Roeroattiva”, l’Ente Turismo Alba, Bra, Langhe e Roero, nonché l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Inoltre, è già disponibile, ad opera del Politecnico di Torino e dell’Associazione ‘A come Ambiente’, il progetto preliminare del museo, un opera che andrebbe a completare il quadro di una offerta promozionale per un prodotto che e’ richiamo di immagine di fronte a tutto il Mondo


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