NONNA HATER, LA STAGIONE DELL'ODIO IN TEMPI MALATI !
Mi ha molto colpito la vicenda
della nonna hater ( un neologismo inglese usato per indicare coloro che esternano e diffondono odio nei confronti di altri individui per mezzo delle reti social), perché a suo modo emblematica di questa stagione malata.
della nonna hater ( un neologismo inglese usato per indicare coloro che esternano e diffondono odio nei confronti di altri individui per mezzo delle reti social), perché a suo modo emblematica di questa stagione malata.
I fatti :
Maggio 2018.
Mattarella respinge la nomina di Savona a ministro dell'economia.
La signora Eleonora Elvira Zanrosso, 68 anni, madre e nonna, scrive su facebook "Ti hanno ammazzato il fratello, cazzo. . . non ti basta?".
Nei giorni scorsi davanti al magistrato che la interrogava, nell'indagine in cui rischia fino a 15 anni di carcere per attentato all'onore del Presidente della Repubblica, è scoppiata in lacrime, dicendo che vuole chiedere scusa al Presidente, che si era fatta fomentare da alcuni parlamentari del M5S, di cui era simpatizzante.
La signora ha rivendicato di aver preso solo 3 multe: in tutta la sua vita il rapporto con la legge è stato solo quello. Finora.
Basterebbe questo a far riflettere su come web e social abbiano cambiato radicalmente il nostro modo di stare nella convivenza civile. In troppi continuano a pensare che possa e debba essere una zona franca senza legge, come quelle di certi film western, è un atteggiamento molto pericoloso.
Ed io continuo a chiedermi quando mai pagheranno i “cattivi maestri” che in questa come in altre stagioni tanto devasto hanno creato in questo paese.
Credo che per la nonna-pensionata 68enne aver dovuto già affrontare l'indagine ed il processo sia stata punizione pesante e sufficiente, e quindi non sono qui ad invocare pene o sanzioni.
Ma credo bisognerebbe riflettere, e far riflettere coloro che la hanno spinta ed istigata a comportamenti riprovevoli, che mai avrebbe tenuto se non fosse stata sul web, mai avrebbe detto quelle parole di persona al Presidente, e mai le avrebbe scritte su un giornale o su un muro.
I social sono stati un arricchimento per al nostra comunicazione ma hanno insiti grossi rischi e vanno regolamentati e resi realmente trasparenti, nessuno deve potersi nascondere dietro ad un social per fare cose che mai oserebbe fare diversamente, per seminare odio disprezzo e divisione.
Se l'opinione pubblica oggi si forma molto più sui social che nelle piazze, al mercato o a cena, il rendere questi luoghi non manipolabili, trasparenti e non strumentalizzabili in funzione dell’odio e del rancore, non è solo più una questione di qualità di vita o di relazioni ma è una questione di democrazia.
Di seguito un interessante report de L'Espresso sul tema.