NOVITA' POSITIVE SUL TTIP

A metà settembre la commissaria al Commercio Malmström ha presentato l’organismo con cui la Commissione UE  intende sostituire gli arbitrati privati (ISDS) nell’accordo di libero scambio con gli Usa, il nuovo meccanismo per la risoluzione delle controversie tra investitori e Stato. 
Giudici nominati e poi selezionati per sorteggio, udienze pubbliche e possibilità di appello. 
Il tribunale, nelle intenzioni di Bruxelles, dovrà essere inserito all’interno del Ttip, il trattato di libero scambio tra Europa e Stati Uniti in corso di negoziazioni, e dovrà sostituire il famigerato ISDS, l’arbitrato privato che è stato al centro di forti critiche nei mesi scorsi.
La commissaria al Commercio ha spiegato che il principio che ha guidato la progettazione dello strumento è stato quello di “per assicurarci che i cittadini possano avere fiducia nel nuovo meccanismo questo deve garantire la stessa affidabilità dei tribunali nazionali di cui la gente si fida”, e deve quindi essere “responsabile, trasparente e soggetto a principi democratici”.
Il tribunale sarà composto da giudici, “e non arbitri” e avrà possibilità di Appello. 
In tutto i giudici saranno 15 per il tribunale di prima istanza, 5 statunitensi, 5 europei e 5 da Paesi terzi, e 6 per l’appello, sempre ripartiti equamente tra Usa, Ue e Paesi terzi. I giudici verranno nominati da una commissione congiunta tra Usa e Ue e per ogni caso verranno scelti per sorteggio. 
I giudici dovranno avere elevate qualifiche, paragonabili a quelle richieste per i membri di tribunali internazionali permanenti come la Corte internazionale di giustizia o gli appelli al Wto. 
Per evitare conflitti di interesse i togati non potranno lavorare come avvocati in altri casi di arbitrati, ma potranno mantenere altri lavori. “Pensiamo a giudici in pensione o accademici di alto livello”, spiegano da fonti della Commissione.
La capacità degli investitori di indire una causa dinanzi al Tribunale sarebbe poi definita e limitata ai casi come la discriminazione, esproprio senza indennizzo, o giustizia negata.
La volontà della Commissione è di inserirlo nei negoziati per tutti i futuri accordi bilaterali che l’Europa stipulerà, con l’obiettivo finale di trasformarlo in un tribunale non più bilaterale ma multilaterale.
La Commissione discuterà questa proposta con il Consiglio e il Parlamento europeo e verrà inserito nei negoziati in corso con Washington per il TTIP.

Il Parlamento UE aveva  approvato nelle scorse settimane la Risoluzione Lange con le raccomandazioni dell'Europarlamento per i negoziatori della Commissione sul partenariato transatlantico fra l’Unione europea e gli Stati Uniti (TTIP). 
Il testo in sintesi :
ISDS Nel testo si legge in maniera esplicita  di “sostituire il sistema ISDS con un nuovo sistema per la risoluzione delle controversie tra investitori e Stati, che sia soggetto ai principi e al controllo democratici, nell’ambito del quale i possibili casi siano trattati in modo trasparente da giudici togati, nominati pubblicamente e indipendenti durante udienze pubbliche e che preveda un meccanismo di appello in grado di assicurare la coerenza delle sentenze e il rispetto della giurisdizione dei tribunali dell’Unione e degli Stati membri, e nell’ambito del quale gli interessi privati non possano compromettere gli obiettivi di interesse pubblico”.
INDICAZIONI GEOGRAFICHE  Viene richiesto alla Commissione di assicurarsi che il TTIP  garantisca “il pieno riconoscimento e una forte protezione giuridica” delle indicazioni geografiche dell’Unione. L’obiettivo deve essere quello di sopprimere tutti i dazi doganali, tenendo però conto del fatto che “esistono diversi prodotti agricoli e industriali sensibili sulle due sponde dell’Atlantico, per i quali bisognerà compilare delle liste complete durante il processo di negoziazione”. Inoltre, il Parlamento specifica che dovranno essere previste delle “misure volte ad affrontare i casi di uso improprio e di informazioni e pratiche fuorvianti” per tutelare i prodotti europei in vendita sul mercato americano. All’interno del TTIP dovrà anche essere prevista una clausola di salvaguardia che potrà essere invocata nel momento in cui l’aumento esagerato delle importazioni di un prodotto particolare possa “causare un danno importante alla produzione interna”, con riferimento sia all’agricoltura che al settore energetico, chimico e siderurgico.
OGM L’aula di Strasburgo esige che non ci sia “alcun accordo nei settori in cui l’Unione europea e gli Stati Uniti hanno norme molto diverse, come ad esempio nel caso dei servizi sanitari pubblici, gli organismi geneticamente modificati, l’impiego di ormoni nel settore bovino, il regolamento REACH (che riguarda i prodotti chimici) e la sua attuazione e la clonazione degli animali a scopo di allevamento”. Inoltre, i deputati chiedono che gli Usa revochino il divieto d’importazione delle carni bovine europee.
PROTEZIONE DEI DATI Il testo della risoluzione Lange esorta la Commissione a “garantire che il quadro normativo  dell’Ue in materia di protezione dei dati personali non venga compromesso ». Per questo si  chiede  che venga inserito, quale fattore chiave, una clausola indipendente orizzontale “che esoneri totalmente dall’accordo il vigente e futuro quadro giuridico dell’UE sulla protezione dei dati personali”. 
SERVIZI PUBBLICI  Si richiede che l’UE e gli Stati Uniti firmino una dichiarazione comune nella quale venga esplicitamente escluso dal campo di applicazione del TTIP qualsiasi servizio d’interesse generale attuale e futuro, come l’acqua, la sanità, i servizi sociali, e l’istruzione. L’obiettivo è di assicurare che le normative e il finanziamento di tali servizi restino completamente nelle mani delle autorità nazionali e locali.
CINEMA E CULTURA “Nessuna disposizione dell’accordo”, dovrà incidere sulla “capacità dell’Unione europea o dei suoi Stati membri di erogare sovvenzioni o garantire sostegno finanziario alle industrie culturali e ai servizi culturali, di istruzione, audiovisivi e stampa”. Nessuna ingerenza nemmeno nel sistema di fissazione dei prezzi per libri e periodici.
APPALTI PUBBLICI Considerata la quasi inaccessibilità del mercato statunitense per le imprese europee, la risoluzione Lange incita la Commissione europea ad adottare “un approccio ambizioso” ed eliminare “le restrizioni attualmente vigenti negli Usa a livello federale, statale e locale”. Inoltre, il Parlamento chiede che vengano istituiti dei “meccanismi per garantire che gli impegni assunti dalle autorità federali statunitensi siano onorati a tutti i livelli politici e amministrativi”.
AMBIENTE E SOCIALE La risoluzione si esprime  a favore del proseguimento dei negoziati con gli Usa, chiedendo però che l’accordo sia “ambizioso, globale, equilibrato e di alto livello”, capace di promuovere “lo sviluppo sostenibile di benefici condivisi per tutti gli Stati membri”. È dunque richiesta “maggiore cooperazione transatlantica preservando standard normativi e di tutela dei consumatori, e la prevenzione del dumping sociale, fiscale e ambientale”. Il TTIP dovrà contestualmente assicurare “il livello più elevato di protezione della salute e della sicurezza, conformemente al principio di precauzione”, garantendo la tutela “dei consumatori, della normativa in materia di lavoro, ambiente e benessere degli animali nonché della diversità culturale esistente nell’UE”.

Di seguito il link alle precedenti notizie sul TTIP

ed in allegato il testo della Risoluzione Lange


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