OBIETTIVI PNRR: A CHE PUNTO SIAMO
Le dimissioni del Governo e la conclusione anticipata della Legislatura hanno rischiato di compromettere il percorso verso la attuazione del PNRR, ma grazie alla saggezza del Presidente della Repubblica che lo ha indicato tra le cose che non si dovevano fermare, il percorso in atto sta portando il Paese a mantenere gli obiettivi che erano prefissati.
Come buona parte delle misure legislative, anche quelle legate al PNRR richiedono una importante quota di atti di primo (decreti legislativi) e secondo livello (decreti ministeriali, decreti dirigenziali, circolari ecc.) per essere implementate.
Per raggiungere gli obiettivi concordati (target) è stato profuso il massimo impegno sul fronte dei decreti attuativi, ed al momento lo stato d’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sta rispettando i tempi, che sono peraltro determinanti per continuare a ricevere i finanziamenti.
L’Italia attende infatti la seconda rata, pari a 21 miliardi di euro, per la quale si attende fra fine settembre e inizio ottobre il parere UE, sulla base degli obiettivi raggiunti lo scorso 30 giugno, che non dovrebbe vedere problemi.
I decreti da approvare sono in particolare relativi agli ultimi tre provvedimenti:
decreto Semplificazioni(dl 77/2021), mancano 9 decreti attuativi,
decreto attuazione PNRR (dl 152/2021), mancano 10 decreti,
decreto PNRR bis (dl 36/2022), mancano 28 decreti attuativi.
Relativamente ai singoli Ministeri , all’Istruzione si riferiscono 10 atti da emanare, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero della transizione ecologica 7 decreti alle Infrastrutture 6.
In generale sugli obiettivi da raggiungere entro fine ottobre dei 55 target del 2022, 9 sono già stati raggiunti, 11 vanno conseguiti entro fine settembre e altri 9 sono anticipati a fine ottobre.
Per maggiori informazioni
- la ultima Relazione stato di attuazione PNRR
l' Osservatorio OreP su PNRR - Recovery Plan
e l'approfondimento Openpolis sui decreti mancanti.