OGM : ADESSO DECIDONO I PAESI E LE REGIONI
E’ stata un decisione di straordinaria importanza quella assunta durante l’estate dalla Unione Europea di rivedere le proprie norme in materia di Organismi Geneticamente Modificati in un ottica di sussidiarietà .
Saranno emanati tre documenti : una Comunicazione sul futuro degli OGM in Europa che darà libertà ai vari Paesi di decidere favorevolmente o meno sulla loro coltivazione , una Raccomandazione che va a sostituire la 2003/226/CE e che modifica le indicazioni sulla coesistenza in modo più restrittivo per evitare contaminazioni e un nuovo Regolamento che modifica la Direttiva 2001/18/CE per dare la possibilità, ai vari Paesi , di ridurre o proibire sui loro territori la possibilità di coltivare una , più o tutte le varietà di OGM .
La precedente normativa prevedeva norme orientate solamente a regolamentare la coesistenza tra produzioni tradizionali , biologiche e geneticamente modificate .
Agli Stati dell’UE non era concesso di vietare le produzioni GM ma solo di regolamentarne la coesistenza con le coltivazioni di tradizionali e biologiche .
Proprio per questo motivo la Regione Piemonte aveva aderito , su mia proposta , appena insediata la Giunta Bresso nel novembre del 2005 , alla “Rete delle Regioni d’Europa OGM –Free” , una Associazione nata con l’obiettivo di ottenere , tra gli altri , dalla UE il riconoscimento del diritto , su questo tema , all’autodeterminazione delle singole Regioni e quindi anche alla possibilità di decidere di non coltivare colture GM .
Il lavoro fatto in questi anni insieme a tanti altri soggetti che avevano a cuore gli stessi obiettivi ha prodotto questo importante risultato .
Questa decisione che porterà a rivedere tutte le norme vigenti e porterà a misure più stringenti per evitare contaminazioni e per tutelare la ricchezza di biodiversità , richiederà ora nuove responsabilità e nuove norme a livello nazionale e regionale .
Sono da sempre convinto che la nostra agricoltura , con le sue tipicità e con il patrimonio di qualità che la caratterizza , non ha bisogno di OGM , semmai ha sempre più bisogno di riscoprire ogni aspetto e ogni modalità di un inserimento sempre più armonico e compatibile dell’agricoltura stessa con l’ambiente e con il territorio .
Inizia ora un lavoro che dovrà vedere , appena formalmente approvate le norme , una grande mobilitazione per fare sì che questa possibilità si trasformi in una scelta di campo forte a tutela della biodiversità e della qualità dei nostri territori , delle nostre produzioni e della nostra vita .
Mino Taricco