OLOCAUSTO, L’ORRORE , PER NON DIMENTICARE
Ogni giorno è giusto per ricordare. Ma ci sono giorni nei quali non è solo giusto ma necessario , indispensabile farlo . Oggi, sicuramente è un giorno nel quale siamo tutti chiamati a fare memoria . E questo soprattutto perché in troppi vorrebbero invece dimenticare o quantomeno sminuire e rendere lontano e altro , nel tempo e nello spazio , da noi . Era il 27 gennaio del 1945 quando le truppe sovietiche entrarono ad Auschwitz e scoprirono l’abominio e l’orrore dei campi di concentramento nazisti. Molti tra di essi non sapevano che a casa loro , nel paese del socialismo reale, altri milioni di esseri umani venivano sterminati non dal gas nervino, ma dal freddo siberiano . E anche questo per una visione folle del mondo , del potere , dell’autosufficienza e dell’onnipotenza dell’uomo . Nella Germania nazista uomini, donne e bambini dovevano morire per la purezza della razza. Nella unione sovietica uomini, donne e bambini dovevano morire per costruire e rafforzare un impero. Oggi il mondo commemora i primi, ma non dimentichi i secondi e tutti coloro che purtroppo per la follia dell’uomo sono venuti dopo . Dalla fine della seconda guerra mondiale in troppi hanno subito lo stesso destino : nella lontana Cambogia e nella vicina ex Jugoslavia , in Corea e in tutti i posti dove si è pensato di imporre la propria visione del modo con la forza . I televisori e internet in queste ore ci ripropongono vecchi filmati in bianco nero: sono immagini crudeli di deportazioni, di violenza di assassini. Un investimento per aiutarci a non dimenticare , a non lasciare che smarriamo la consapevolezza di dove l’uomo può arrivare se lascia spazio ai suoi istinti più brutali e se perde di vista il necessario rispetto per la dignità di ogni uomo . Non a caso da quella stagione è nata la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo che recita .” Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo; Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo; Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione; Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni; Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'uguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà; Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali; Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni “