ORAZIONE UFFICIALE 74esimo ANNIVERSARIO LIBERAZIONE MONTOSO

Stamattina sono stato alla Celebrazione del 74° Anniversario della Liberazione a Montoso (Bagnolo Piemonte) dove mi era stato chiesto di svolgere l'Orazione Ufficiale.

Nell'Orazione ho ricordato come fosse eticamente necessario fare memoria degli oltre 400 partigiani, civili e militari i cui nomi sono incisi sulle lapidi che ricoprono le pareti in pietra del Monumento che hanno pagato con la loro vita ed il loro sangue la crudeltà della guerra.
Ma che giornate come quella vissuta proprio per  dare senso e seguito alle parole che campeggiano  su quel Monumento: “Non dimenticate che lottando per un mondo libero, per un mondo giusto, continuate l’opera dal nostro sangue consacrata” ci consegnano di non lasciare che questo tempo troppo superficiale possa inaridire quella memoria.
Sono fermamente convinto che ai grandi bivi della storia, come ai piccoli bivi quotidiani delle nostre storie, non esista la possibilità di rimanere neutrali, ogni scelta, anche quella di non scegliere, orienta percorsi individuali e generali, orienta le storie e in quota parte la Storia … 
Tutti gli italiani furono posti dinanzi ad una scelta, grande e drammatica: da che parte stare. 
La differenza  la fecero coloro che ebbero il coraggio di dire dei Si e dei NO con fortissime implicazioni etiche e con grandissime conseguenze personali e sulle comunità cui appartenevano. 
Oggi  come allora stanno emergendo visioni culturali che cercano l’untore e non la cura, che additano il nemico, il diverso come colpevole dei nostri guai falsificando la realtà. 
Oggi come allora siamo chiamati a decidere in quanto cittadini di questa Repubblica :
- se lasciarci interpellare dal grido degli sfruttati, di chi è lasciato ai margini, di chi è oggetto di violenza
- se reagire ad una concezione che autorizza il diritto o addirittura giustifica il vanto alla persecuzione dell’estraneo
- se contrastare con tutte le nostre forze la disumanità, la discriminazione e l’odio per il diverso
- se rifiutare la mentalità fascista e il suo ritorno.
C’è una Resistenza a cui siamo chiamati anche oggi, ed è la resistenza al torpore morale, all'insensibilità, ai piccoli egoismi di bottega o di famiglia.

In allegato l'Orazione Ufficiale  in testo integrale


  Scarica allegato 1

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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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