PD: PIEMONTE, GARIGLIO PUNTA A SEGRETERIA REGIONALE “FAREMO COME RENZI”

Da Agenzia Asca


 


Un partito strutturato che detti l'agenda al governo regionale a partire dal tema del lavoro, che sappia innovare e promuovere la riforma del sistema regionale rifocalizzandolo soltanto su alcuni temi prioritari. Davide Gariglio, uno degli esponenti più vicini al neosegretario nazionale Matteo Renzi ha presentato oggi la sua candidatura alla segreteria piemontese del partito puntando a costituire una interlocuzione forte con il futuro presidente della Regione ruolo per il quale il partito ha gia' indicato il nome di Sergio Chiamparino. ''Dobbiamo costituire anche in Piemonte - dice esplicitamente Gariglio - il partito che Renzi sta creando a livello nazionale''. E per ribadire la continuita' e soprattutto, in una competizione implicita con lo stesso Chiamparino, la sua primogenitura tra i renziani piemontesi, che divide assieme al sindaco di Nichelino Pino Catizione, Gariglio ricorda che la sua candidatura ''e' sostenuta da tutti coloro che hanno sostenuto Renzi alle primarie'', dice, citando tra gli altri i sindaci di Novara, Andrea Ballare', di Asti, Fabrizio Brignolo, di Alessandria, Rita Rossa di Moncalieri, Roberta Meo. Gariglio chiede con forza il voto regionale anticipato per il 25 maggio assieme alle europee e chiede alla maggioranza di centrodestra di impedire che, per una o due settimane in più di tattiche dilatorie, si vada a votare in giorni disgiunti causando una spesa ulteriore di 43 milioni. Fondi, ha detto, che possono essere girati ai servizi sociali. Una richiesta che Gariglio sottoporrà come vero e proprio patto al leader del nuovo centrodestra Enrico Costa, a quello di Forza Italia Gilberto Pichetto e allo stesso Roberto Cota leader dei leghisti in Piemonte. Infine dichiara che la decisione di far dimettere i consiglieri regionali il 28 febbraio resta valida, ma lo scopo principale è quello di mandare a casa Cota, per cui Gariglio lascia uno spiraglio a eventuali modifiche in corsa che assicura possano essere più efficaci per raggiungere l'obiettivo. Di Chiamparino ribadisce che è il ''capitano trascinatore'' per le elezioni, '' anche se non ha ancora la fascia al braccio '', ma sottolinea che le primarie andranno fatte soltanto se nella coalizione spunteranno altre candidature serie. Quanto alle alleanze parla esplicitamente per ora dei moderati, da sempre alleati con il Pd, e al centro con Scelta civica. Ma soprattutto sottolinea Gariglio il Pd, terzo partito tra gli operai, mentre è il primo tra gli impiegati pubblici e i pensionati, deve essere capace di ricomporre un nuovo blocco sociale. E in questa direzione rilancia anche l'esperienza in chiave regionale che nel 1993 portò sotto la regia dello stesso Chiamparino alla nascita di Alleanza per Torino, coagulando forze rimaste orfane dei partiti tradizionali, e all'elezione di Valentino Castellani Gariglio disegna un Pd a vocazione maggioritaria, reclama una nuova legge elettorale che dia subito certezza del governo, e che eviti un effetto Crocetta, vale a dire un quadro senza maggioranza come quello siciliano, definendo un ''crimine politico '' quello del centrodestra piemontese che ha impedito l'approvazione di una nuova legge elettorale. Contro Gariglio, alle primarie previste il prossimo 16 febbraio, sono scesi in campo, per i “cuperliani” piemontesi Gianna Pentenero, consigliere regionale e ex sindaco di Chivasso, e per i “civatiani” Daniele Viotti.


 


Per maggiori informazioni   su Davide Gariglio


 


https://www.facebook.com/davidegarigliopiemonte


http://www.nuoveenergie.net


 

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