PER CAPIRE, . . . NONOSTANTE TUTTO , . . . PERCHE' ???
Per chi fosse interessato un utile commento di De Angelis su una bella analisi del Prof. D’Alimonte del perché,
nonostante
- le contraddizioni,
- le continue inversioni di opinione e di marcia,
- gli ormai numerosi bagni di realtà, che hanno portato questa maggioranza a governare molte scelte strategiche per il Paese in sostanziale continuità con le scelte dei governi precedenti ( ILVA, TAP, salvataggio CARIGE, … ), nonostante negli anni passati ne avessero contestato, anche con ferocia e con una immane mole di falsità e di disinformazione, la necessità e la correttezza
- i comportamenti istituzionali che loro definivano deviati, voti di fiducia, decreti legge, prevaricazioni del Governo sul Parlamento, non solo abbiano ripercorso strade che avevano ferocemente contestato ai loro predecessori, ma abbiano fatto in occasione dell’ultima Legge di Bilancio il peggiore scempio dal dopoguerra, obbligandoci a fare ricorso alla Corte Costituzionale per salvare l’idea stessa e le praticabilità reale della “DEMOCRAZIA “ nel nostro Paese,
nonostante tutto questo, nonostante tutto ciò che stanno, e ciò che non stanno facendo, i nostri attuali governanti godano ancora della fiducia o quanto meno non siano ancora colpiti dalla sfiducia dei cittadini elettori del nostro Paese.
Interessante da leggere anche perché pone importanti elementi di riflessione, a chi come il sottoscritto e tanti con me, non vogliono arrendersi ad una idea di politica come sola continua rincorsa al consenso.
Interessante per chi pensa che il decidere di impegnarsi nelle Istituzioni possa essere motivato solo dalla volontà di provare a governare il Paese, la comunità civile cui si appartiene, verso un orizzonte di maggiore giustizia, di migliori opportunità, di maggiore fiducia, di maggiore serenità, di maggiore sicurezza e umanità, e sa che questo orizzonte si costruisce quotidianamente solo nel con concreto, con i fatti, magari piccoli ma costantemente orientati, e sa anche che elemento importante, di questo percorso possibile, sono la comprensione e la consapevolezza culturale che lo accompagnano.
Interessante perché troppe analisi solo tecniche, e anche magari tecnicamente giuste, ci hanno portato a non dare sufficiente attenzione all'idea stessa di protezione sociale, ed al dato di empatia con i nostri concittadini, al renderci conto cioè che, al di la di riuscire a risolvere i problemi , o ad affrontarli nel modo migliore, la cosa importante era, e rimane, che chi è oggetto del nostro impegno ci senta dalla sua parte, sappia e senta che stiamo facendo il possibile per lui, e che su di noi, anche se non abbiamo soluzioni miracolose, può sempre contare.
Buona lettura.