PER IL PD E PER IL PAESE
Molti in queste ore stanno telefonando e messaggiando per scambiare qualche opinione e punto di vista su cosa succede adesso nel Partito Democratico.
Non so cosa succederà. So cosa mi auguro, e per quel poco che conterà, cosa mi impegnerò ad aiutare che succeda, nella convinzione che proprio in un momento come questo il PD abbia bisogno di una guida forte e sicura molto più che di traghettatori.
Se non ci saranno spazi per un ripensamento di Zingaretti, cosa che ancora mi augurerei, sono fermamente convinto che l’Assemblea dovrebbe eleggere un Segretario che ci porti fino a scadenza naturale, nel 2023, perché non credo questa sia la stagione dei traghettamenti e delle nomine per 6 mesi.
Al Partito Democratico serve una figura capace oggi di dialogare con il Governo e di riprendere una profonda riflessione interna, ripartendo dai territorio e da tutti gli iscritti, per rimettere a fuoco identità, progetto, visione del Paese e priorità, sia in questa fase di transizione e di emergenza pazzesca, sia sapendo guardare oltre, recuperando lo sguardo intergenerazionale che permetta ai padri di tornare a parlare di futuro con i figli. E questo non lo faremo con l’orizzonte delle primarie tra qualche mese, che rischiano di ridiventare l’ennesima conta su chi comanda.
Tante sono le persone nel Partito Democratico che a mio giudizio hanno i requisiti per quel compito, e adesso più che mai serve uno slancio di generosità, che spero arrivi presto e forte, non solo per il bene della nostra comunità, ma per tutto il Paese.
Ho sentito girare tanti nomi, anche quelli di Enrico Letta e di Anna Finocchiaro. Non so se siano disponibili, ma so che il profilo che mi auguro assomiglia molto al loro. Autorevolezza, capacità, competenze ed esperienza per poterlo fare. Ne ha bisogno il PD, ne ha bisogno il Paese.
Non so cosa succederà. So cosa mi auguro, e per quel poco che conterà, cosa mi impegnerò ad aiutare che succeda, nella convinzione che proprio in un momento come questo il PD abbia bisogno di una guida forte e sicura molto più che di traghettatori.
Se non ci saranno spazi per un ripensamento di Zingaretti, cosa che ancora mi augurerei, sono fermamente convinto che l’Assemblea dovrebbe eleggere un Segretario che ci porti fino a scadenza naturale, nel 2023, perché non credo questa sia la stagione dei traghettamenti e delle nomine per 6 mesi.
Al Partito Democratico serve una figura capace oggi di dialogare con il Governo e di riprendere una profonda riflessione interna, ripartendo dai territorio e da tutti gli iscritti, per rimettere a fuoco identità, progetto, visione del Paese e priorità, sia in questa fase di transizione e di emergenza pazzesca, sia sapendo guardare oltre, recuperando lo sguardo intergenerazionale che permetta ai padri di tornare a parlare di futuro con i figli. E questo non lo faremo con l’orizzonte delle primarie tra qualche mese, che rischiano di ridiventare l’ennesima conta su chi comanda.
Tante sono le persone nel Partito Democratico che a mio giudizio hanno i requisiti per quel compito, e adesso più che mai serve uno slancio di generosità, che spero arrivi presto e forte, non solo per il bene della nostra comunità, ma per tutto il Paese.
Ho sentito girare tanti nomi, anche quelli di Enrico Letta e di Anna Finocchiaro. Non so se siano disponibili, ma so che il profilo che mi auguro assomiglia molto al loro. Autorevolezza, capacità, competenze ed esperienza per poterlo fare. Ne ha bisogno il PD, ne ha bisogno il Paese.