PIANO NAZIONALE ACQUA:RICHIESTA AUTORIZZAZIONE A TRATTARE UN AFFARE ASSEGNATO IN COMM. AGRICOLTURA

Su mia proposta, questa settimana, la Commissione Agricoltura del Senato ha richiesto alla Presidenza del Senato l'autorizzazione a trattare un "Affare assegnato" - strumento previsto dal Regolamento del Senato per dare indicazioni al Governo - sulla necessità di un Piano Nazionale ACQUA per definire norme, azioni, strumenti e risorse finalizzati alla razionalizzazione dell'uso, all'efficientamento della distribuzione e alla capacità di accumulo e messa a disposizione, della risorsa acqua per l'agricoltura e per l'uso plurimo anche alla luce del profondo cambiamento climatico in atto.

"E' stato chiaro, e le vicende climatiche e l'andamento delle precipitazioni di questa annata sono lì a renderlo evidente, il completamento dell'attuale Piano irriguo nazionale e degli investimenti previsti dal PNRR richiederanno non un allentamento della tensione, ma altresì un nuovo rilancio per un nuovo ambizioso programma di investimenti per una maggiore capacità di stoccaggio e di riserva di acqua per l'agricoltura, ma anche per un uso plurimo sia civile sia idroelettrico e produttivo, oltre che per la salvaguardia degli ecosistemi fluviali e prospicenti gli stessi.

A livello locale nel ringraziare chi ha voluto riconoscermi un ruolo importante nella nascita e nei risultati raggiunti con il finanziamento dei primi lotti del sistema dell'invaso Serra degli ulivi e di Pianfei, di Pralormo e di alcuni piccoli invasi quali quello della Rivoira di Boves, vorrei ricordare che quelle opere e quelle iniziative sono nate a seguito del varo nel 2008 da parte della Regione Piemonte, e lo ricordo perchè allora ero Assessore all'Agricoltura, di un programma di piccoli invasi e di un fondo rotativo per la creazione di un "Parco Progetti", e che le vicende di questi ultimi anni hanno dimostrato la bontà di quelle intuizioni.
Purtroppo, quell'impegno iniziale, la cui possibilità peraltro è stata qualche anno fa anche ribadita nell'articolo 73 della Legge regionale 1 del 2019, è stato nei fatti negli anni a seguire abbandonato, con il risultato che non si sono avviate nuovi importanti percorsi.

Nelle ultime tornate di finanziamenti nazionale ed europei tutte le opere che avevano progetti ed iter autorizzativi avviati che le rendevano cantierabili sono state infatti finanziate

Bene hanno fatto l'attuale amministrazione regionale nel mese di Maggio a rifinanziare una misura simile con 2 milioni, perchè anche se, con limitate risorse, si potranno rimettere in moto percorsi e progetti per i prossimi anni. Rimane il rammarico di ciò che si sarebbe potuto ottenere, con il Piano nazionale o con il PNRR, se si fosse portata avanti in ciascuno dei 14 anni passati quella misura con qualche milione ogni anno.

Ma è inutile fermarci sul tempo passato, voglio sperare che il lavoro che ci apprestiamo a fare in Senato possa portare ad un nuovo grande ed articolato "Progetto Acqua" per il nostro Paese e che la Regione sappia mettere in campo un nuovo programma di sostegno alla progettazione dei Consorzi irrigui, per il completamento delle opere in corso e di nuove opere, per essere pronti, quando saranno banditi, i nuovi finanziamenti.

Sono percorsi questi che chiedono uno sguardo lungo (a volte anche di una decina di anni) ma che se non si inizia a definirli ora sarà difficile che si sia chiamati in un prossimo futuro a raccoglierne i frutti

Un augurio di buon lavoro a tutti"

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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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