PRECISAZIONI SULL'ABOLIZIONE DEL VITALIZIO
Nelle scorse settimane a seguito della pubblicazione della notizia della proposta del Gruppo PD in Consiglio Regionale mirante a ridurre i costi della politica in Regione Piemonte , che prevedeva tagli ai rimborsi e fine del vitalizio , assieme alla presentazione di una bozza di nuova legge elettorale , mirante ad una riduzione del numero dei Consiglieri e all’abolizione del listino del presidente , clicca qui , ho ricevuto alcune mail e messaggi su Facebook , che mi chiedevano spiegazioni circa la mancata votazione del PD a sostegno della proposta dell’IDV di abolizione dei vitalizi in parlamento . La proposta dell’onorevole Borghesi dell ‘IDV era una semplice mozione, e quindi anche se approvata non avrebbe cambiato nei fatti nulla . Se l’IDV avesse voluto davvero abolire il vitalizio, ne avrebbe proposto la riforma con apposita proposta di Legge al Parlamento . Invece, scegliendo di presentare un semplice “ordine del giorno” in Aula durante la discussione del bilancio (che appunto anche se approvato, non avrebbe avuto un valore di legge) ha di fatto voluto essere solamente un’operazione di pura propaganda politica. Accattivante certamente, ma non sufficiente a risolvere la sperequazione tra cittadini e parlamentari. La cosa è confermata dal fatto che la Mozione prevedeva anche una cosa non possibile, cioè l’abolizione dei vitalizi per il passato. La messa in discussione dei diritti garantiti per legge, è il miglior modo per essere travolti dai ricorsi giudiziari e di conseguenza non cambiare nulla; e vale per tutti i cittadini. Difatti l’Italia dei Valori -dopo essersi fatta respingere l’ordine del giorno- ha poi tranquillamente votato il bilancio, che prevede il mantenimento dello statu quo. Il Partito Democratico a prima firma Enrico Letta ha invece presentato una proposta seria che si allega e che mi auguro in un sussulto di consapevolezza il Parlamento possa approvare .