PRIMO PASSO DELLA DELEGA DEL “JOBS ACT”


Il testo base della Delega del cosiddetto “Jobs Act”, è stato approvato il 18 settembre in commissione Lavoro del Senato. Sta  prendendo corpo in modo compiuto il Jobs Act  che era stato annunciato da  Matteo Renzi      http://www.minotariccoinforma.it/ita/legginews.asp?id=2349


Nei mesi scorsi era già stato approvato il Decreto e poi convertito in Parlamento http://www.minotariccoinforma.it/ita/legginews.asp?id=2421                                        


La discussione in Aula al Senato  inizierà martedì 23 settembre


E’ una legge delega: un documento cioè votato dalle camere che non disciplina nel dettaglio la materia, ma che contiene una serie di principi e criteri direttivi entro i quali il governo è autorizzato a legiferare tramite uno strumento chiamato “decreto legislativo” o anche “decreto delegato”, che entra in vigore dopo l’approvazione dal Consiglio dei ministri che segue un pas­sag­gio consultivo alle com­mis­sioni com­pe­tenti.


L’obiettivo dichiarato del Governo è arrivare a un’approvazione della legge delega entro la fine di ottobre, per poi poter iniziare a scrivere i “decreti delegati” che completeranno la riforma.


Il http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DDLPRES/759870/index.html


disegno della Legge delega sul lavoro si compone di sei articoli.


Il primo riguarda gli ammortizzatori sociali (strumenti di sostegno a chi perde il lavoro);


il secondo il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e le politiche attive (incentivi per l’occupazione);


il terzo la semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese (a livello amministrativo);


il quarto le tipologie contrattuali;


il quinto la tutela della maternità e le forme di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;


il sesto parla dei tempi e delle modalità di adozione dei decreti delegati.


L’articolo più delicato è il numero 4, che nel suo testo iniziale parlava «di riordino e semplificazione delle tipologie contrattuali esistenti» e dell’introduzione «eventualmente in via sperimentale, di ulteriori tipologie contrattuali espressamente volte a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro, con tutele crescenti per i lavoratori coinvolti» e che nei giorni scorsi è stato però sostituito con l’emendamento del Governo 4.1000 approvato, http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Emendc&leg=17&id=801408&idoggetto=782119               che tra le altre cose dice:


 


b) previsione, per le nuove assunzioni, del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio;


c) revisione della disciplina delle mansioni, contemperando l’interesse dell’impresa all’utile impiego del personale in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale con l’interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita, prevedendo limiti alla modifica dell’inquadramento;


d) revisione della disciplina dei controlli a distanza, tenendo conto dell’evoluzione tecnologica e contemperando le esigenze produttive ed organizzative dell’impresa con la tutela della dignità e della riservatezza del lavoratore.


 


In allegato alcune schede che aiutano a capire meglio le questioni in gioco.



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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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