PSR: SI RINNOVANO GLI IMPEGNI AGROAMBIENTALI
Bandi per nuove adesioni e prosecuzione degli interventi
Finanziati investimenti non produttivi utili alla biodiversità
La Giunta Regionale ha deliberato un insieme organico di provvedimenti che riguardano il secondo asse del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013, il complesso articolato delle misure agroambientali (misura 214) destinate a sostenere l’agricoltura biologica e integrata, gli interventi utili alla tutela della biodiversità, al contrasto ai cambiamenti climatici, alla riduzione in genere dell’impatto ambientale nell’attività agricola.
Le risorse finanziarie complessivamente destinate a queste misure sono pari a 16 milioni di euro l’anno per cinque anni. Nelle prossime settimane verranno aperti i bandi per la presentazione delle domande, che riguarderanno:
1. la prosecuzione degli impegni agroambientali, con possibilità di presentare domanda di finanziamento per il 2010, per gli agricoltori che avevano già aderito alla misura 214 negli anni precedenti (e nella precedente programmazione 2000/2006). In particolare, le azioni interessate sono:
§ applicazione di tecniche di produzione integrata (mis. 214.1);
§ applicazione di tecniche di produzione biologica (mis. 214.2);
§ incremento del carbonio organico nel suolo (mis. 214.3), con l’utilizzo di sostanza organica e la parziale sostituzione di fertilizzanti minerali;
§ conversione dei seminativi in colture foraggere permanenti (mis. 214.4), ovvero prati stabili e pascoli;
§ sistemi pascolivi estensivi (mis. 214.6/1): interessa gli allevatori che si impegnano ad applicare il pascolamento turnato in alpeggio, con un carico di bestiame entro parametri fissati, e a curare la manutenzione dei pascoli;
§ conservazione di razze locali minacciate di abbandono (mis. 214.8/1);
§ interventi a favore della biodiversità nelle risaie (mis. 214.9) che riguardano i risicoltori che hanno aderito che affiancano quelli previsti dal progetto di lotta alle zanzare, adottando pratiche agronomiche utili a contrastarne la proliferazione.
2. L’adesione di nuovi agricoltori agli impegni agroambientali nel 2010 per un quinquennio. L’apertura dei nuovi bandi riguarderà le stesse misure e azioni sopra citate, cui si aggiunge la misura 214.7, finora non attivata, relativa a “elementi dell’agroecosistema a prevalente funzione ambientale e paesaggistica”, ovvero coltivazioni a perdere per l’alimentazione della fauna selvatica e fasce tampone inerbite (sottoazioni 2 e 3), interventi importanti per la tutela dell’ecosistema e il contrasto al dissesto idrogeologico del territorio.
3. Si attiva per la prima volta in questo PSR la misura 216 “Investimenti non produttivi”, destinata a finanziare investimenti che non danno luogo a reddito per l’azienda agricola, ma consistono nella realizzazione di siepi, filari, piccole zone boschive, zone umide o installazione di nidi artificiali in frutteti e vigneti (coltivati secondo i metodi dell’agricoltura biologica o integrata) in cui possono trovare rifugio uccelli o chirotteri (pipistrelli) utili a conservare la biodiversità.
“Il complesso delle misure agroambientali – afferma l’Assessore Mino Taricco – è uno degli assi portanti dell’intero PSR, e ancor di più ha assunto rilevanza con le nuove “sfide” di carattere ambientale individuate di recente dall’Unione Europea, che attribuiscono all’agricoltura moderna un ruolo non solo strettamente produttivo ma di tutela della biodiversità animale e vegetale, della conservazione del territorio e delle sue risorse, di contrasto al dissesto e all’abbandono dei terreni, alla riduzione delle emissioni.
Si rinnova dunque l’impegno che anche la Regione Piemonte intende investire per questi obiettivi, premiando gli agricoltori che si impegnano a proseguire gli interventi agroambientali o ad aderire ex novo. L’efficacia di tali interventi agronomici è infatti legata al loro carattere strutturale e continuativo. E’ importante dunque incentivare e consolidare questo tipo di approccio.
Aprendo poi la misura 216, andiamo a sostenere interventi di natura ambientale e paesaggistica, in una logica che vede l’agricoltura in una funzione essenziale di tutela dell’ecosistema, anche al di fuori degli investimenti che creano reddito per gli agricoltori ”
Per maggiori informazioni: http://www.regione.piemonte.it/agri/psr2007_13/index.htm