Giovani, in grande maggioranza. E deboli socialmente. Sono i lavoratori precari, una categoria cui il governo Berlusconi dedica scarsissima attenzione. Eppure provate a chiedere a un ragazzo che diventa maggiorenne cosa lo spaventi di più: vi dirà che teme l’anticamera del mercato del lavoro, la serie di contratti , quando ci sono , sottopagati o, nella migliore delle ipotesi, il precariato rinnovato e perdurante . La politica economica dovrebbe pensare una forma di tassazione che renda competitiva l’assunzione stabile : come interviene con la cassa integrazione, così lo Stato potrebbe mettere a disposizione contributi indiretti anche per l’assunzione giovanile. Dei 4 milioni di lavoratori precari, 300 mila non vedranno rinnovarsi il contratto quest’anno. Uno scenario che richiede misure urgenti, a detta di tutti. Tranne che per questo centrodestra.