Proroghe per la ristrutturazione e riconversione vigneti al luglio 2010
Proroghe per la ristrutturazione e riconversione vigneti al luglio 2010. Più tempo per i lavori in vigna a causa del maltempo
La Regione Piemonte ha ottenuto un accordo con Agea (l’agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura) per prorogare di un anno gli interventi di adeguamento previsti dal piano di ristrutturazione e riconversione dei vigneti, relativamente alle campagne 2005-2006 e 2006-2007, in considerazione delle pessime condizioni atmosferiche dello scorso inverno e del fenomeno della flavescenza dorata, che non hanno consentito in molti casi il completamento dei lavori. La proroga, per entrambe le campagne, è fissata al 31 luglio 2010 e si riferisce al termine di esecuzione dei lavori.
Si tratta di una misura prevista dalla OCM vino (organizzazione comune di mercato europea), che permette di migliorare il livello qualitativo delle produzioni, realizzando interventi di adeguamento, di riconversione varietale, reimpianto di varietà di vite differenti, modifiche ai sistemi di coltivazione o collocazione in posizioni più favorevoli.
In dettaglio, per la campagna 2005-2006, la proroga è motivata dalle prolungate condizioni climatiche sfavorevoli, che hanno caratterizzato l’intero inverno e la primavera, con precipitazioni piovose e nevose oltre la media, frane e smottamenti, tali da assumere le caratteristiche di una calamità naturale, rendendo inaccessibili le vigne ed estremamente difficoltosi gli interventi in campo.
Per la campagna 2006-2007, oltre alle avversità atmosferiche, incide il fenomeno della flavescenza dorata, ampiamente diffuso sul nostro territorio in zone di insediamento e di focolaio.
“Con questa proroga, perseguita con determinazione, per gli interventi di riconversione e ristrutturazione vigneti – spiega l’Assessore regionale Mino Taricco – abbiamo voluto dare una concreta possibilità alle aziende di portare a termine i lavori, resi pressoché impossibili dalle condizioni atmosferiche di questo inverno, oltre che dalla presenza diffusa della flavescenza. La riconversione è una pratica consolidata, che sin dalla vecchia OCM vino prevede contributi per i viticoltori che adeguano e rinnovano il vigneto, e consente in ultima analisi di rinnovare il nostro patrimonio viticolo e realizzare interventi di miglioramento della qualità e delle modalità di gestione, per rendere più razionali gli impianti e più competitiva la vitivinicoltura.”