QUINTO CONTO ENERGIA

E stato presentato dal Ministero dello Sviluppo Economico, in accordo con quello dell’Ambiente e dell’Agricoltura , il cosiddetto Quinto Conto Energia , che stabilisce il nuovo meccanismi di incentivi per il settore fotovoltaico e introduce , con un decreto ad hoc, anche incentivi per le altre fonti rinnovabili per produzione di energia elettrica.
Alla soddisfazione dei Ministri in questione, per quello che loro chiamano l’equilibrio raggiunto mi permetto di esprimere alcune considerazioni:

· Innanzi tutto stiamo per l’ennesima volta ragionando di un Decreto che ancora non esiste e che avremo disponibile nel testo solo nei prossimi giorni, e il Governo ha presentato sulla base di una Presentazione di cui si allega il
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. Come nelle peggiori esperienze passate, del Decreto Romani, ci siamo purtroppo trovati nuovamente di fronte ad una insensata e dannosa circolazione di notizie e di bozze sul presunto Quinto conto energia, che ha creato e sta creando un enorme disagio e un grande disorientamento in un settore che è ancore in crescita e che rappresenta il futuro dell'energia in Italia.

· E stato trovato un buon compromesso, e questa è una notizia positiva, sulle risorse che saranno quantificate in 12 miliardi di euro, cifra che ci pone ai primi posti in Europa.

· Contrariamente a quanto previsto dal Decreto Romani che prevedeva una revisione entro l’autunno 2011 di norme che avrebbero avuto validità a partire dal gennaio 2013, per dare un respiro di programmazione alle imprese , è previsto che il nuovo Decreto diventi operativo non appena sarà raggiunta la soglia dei 6 miliardi di euro di incentivi per il fotovoltaico, cifra che sarà raggiunta, secondo le stime, tra luglio e ottobre di quest’anno, venendo meno il tema della programmazione.

·Infine, per accedere al sistema di incentivazione, gli impianti fotovoltaici di potenza superiore ai 12 kW (simile a quello previsto attualmente solo per i grandi impianti) dovranno essere iscritti obbligatoriamente in appositi registri del GSE, con un limite annuo di potenza incentivabile e con criterio di priorità per le installazioni sugli edifici.

Voglio unire il mio sollecito, a quello di tutto il settore, al Governo, affinché colga l’occasione per ancora modificare il Decreto sul Quinto conto Energia, soprattutto per ciò che concerne l’introduzione del Registro anche per i i piccoli impianti, cosa che di fatto getta nella totale incertezza il settore , rischiando di vanificare gli obiettivi ambiziosi che lo stesso Governo si è positivamente fissato nel 35 % entro il 2020.
Per una volta il ritardo del documento sull’annuncio può essere occasione per migliorarne i contenuti , chiediamo con forza al Governo di farlo per il bene di un settore , quello energetico, economicamente importante nel nostro presente e strategico per il nostro futuro.

Mino Taricco

Allegato Sito M.I.S.E per la Presentazione



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