QUOTE LATTE: NON E’ ACCETTABILE FARE FIGLI E FIGLIASTRI

Ho letto con interesse la lettera di Mario Morisiasco, persona che conosco e
stimo e che so essere autentica, cui riconosco l’onestà intellettuale anche
quando non condivido le tesi che espone.
Caro Mario, permettimi, quando nel 2000 l’Italia ottenne dall’UE i sei
milioni di quintali, io non ho ricordi diretti ma credo non si possa dire
che li gestì in modo clientelare, li assegnò, credo, con la procedura che
prevedeva la Legge, è certamente legittimo sostenere che chi governava non
si fosse posto sufficientemente il problema o che non abbia avuto la forza
di risolvere la questione delle quote e della loro mancata applicazione nel
nostro Paese, si può discutere su come si sarebbe potuto fare, ma credo si
debba ammettere che in quella assegnazione semplicemente si rispettò quanto
previsto dalla Legge allora in vigore.
Sulle sanatorie e sui condoni, per quel che può contare, ho sempre espresso
tutte le riserve possibili, e difatti non mi aveva convinto neanche la
L.33/2009 di Zaia, perché come per le altre sanatorie era ingiusta verso chi
le regole le aveva rispettate sin dall’inizio e poi perché non credo che in
quella vicenda vi sia stata fino in fondo buona fede.
Con realismo, così come in tante altre sanatorie, con la consapevolezza dei
limiti di ogni scelta, avevamo preso atto della strada imboccata, nella
speranza che questa portasse almeno a chiudere la vicenda quote.

La Legge 33 era una norma che in sostanza diceva, a chi era ancora fuori del
pieno rispetto delle regole, di impegnarsi ad una rateizzazione per pagare
le proprie “multe” e in cambio gli regalava le quote produttive (che gli
altri produttori avevano invece pagato profumatamente) per permettere anche
a costoro di rientrare nell’ambito di una produzione in quota.
La Legge poi prevedeva anche, per un minimo di equità, la istituzione di un
Fondo di rotazione con finanziamenti agevolati per i produttori che si erano
fortemente indebitati per acquistare o affittare le quote produttive, e che
lo avevano fatto per pienamente rispettare le regole.
Ho sinceramente creduto possibile costruire una soluzione giusta su questo
problema.
So benissimo che in questa vicenda di comportamenti contraddittori e
sbagliati ce ne sono stati tanti, e sicuramente, per quel che mi riguarda,
non vi è obiettivo di mandare in malora nessuno, ne’ voglio cedere alla
demagogia, che su questo tema sarebbe con abbondanza possibile fare, ma
credo che a questo punto almeno la L.33/2009 vada applicata e rispettata e
non usata per l’ennesima volta, con proroghe e modifiche, come un
grimaldello per far saltare il sistema, non sarebbe ne’ giusto ne
accettabile.
La mancata applicazione delle regole in questo settore inoltre scaricherà
miliardi di danni sui contribuenti italiani.
Capisco il tuo punto di vista, che peraltro già conoscevo, ho semplicemente
espresso e ribadisco il mio sdegno per chi ancora una volta, per tutelare
l’interesse di una minoranza, che ritiene vicina, rischia di far pagare un
prezzo troppo alto a tutto il settore e a tutti gli italiani.

Mino Taricco


Mino Taricco utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento