RESPINTO IL RICORSO CONTRO IL DECRETO BLOCCA OGM
Il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso presentato dall’agricoltore friulano Fidenato contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais geneticamente modificato Mon810 in Italia.
Il pronunciamento del Tar che conferma nella sostanza le ragioni del decreto promosso dal ministero delle Politiche agricole di concerto con i ministeri della Salute e dell'Ambiente in relazione allo stop delle semine Ogm in Italia’, e della mozione approvata alla Camera dei deputati che si allega.
Ora è fondamentale ottenere dall’UE su questo tema la possibilità di maggiore autonomia di scelta ai singoli Stati nella consapevolezza che se non si troverà un accordo accettabile entro giugno, questo sarà trattato nel semestre italiano di presidenza dell'Ue.
Con la sentenza questa sentenza si va nella direzione di una tutela della qualità della nostra agricoltura oltre che ad una applicazione del principio di precauzione in ambito ambientale e sanitario.
Sono da sempre convinto che la scelta Ogm è una scelta completamente sbagliata per l'Italia.
Le nostre produzioni sono vocate alla qualità, alla valorizzazione del territorio, alla esaltazione della tipicità, alle garanzie di tracciabilità e di sicurezza alimentare.
Lo testimoniano gli oltre 250 prodotti a denominazione d’origine , la straordinaria produzione biologica e la crescita anche in questi anni di crisi dell’export che nel 2013 ha raggiunto i 33 miliardi di euro.
Un segnale importante accolto con favore dalla 'task force per un'Italia libera da OGM', l’associazione che raggruppa 39 associazioni del mondo agricolo e ambientale, che da anni si oppongono alla introduzione degli OGM nel nostro paese, ma anche da tutti i cittadini che hanno a cuore un’idea di sviluppo che vuole salvaguardare quell’investimento sulla qualità, fatto negli ultimi trent’anni, che ha reso nel mondo il Made in Italy sinonimo di qualità, di gusto e di autenticità.
Mino Taricco
- per chi vuole approfondire il tema il link
- in allegato la mozione e il decreto approvati nel luglio 2013, e la sentenza
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