RIFORMA DELLA RAI
Approvata alla Camera la Riforma della RAI e del servizio pubblico radiotelevisivo, tra le novità introdotte in questo passaggio c’è modifica la procedura di definizione del contratto nazionale di servizio e la modifica della cadenza per il rinnovo di tutti i contratti di servizio, la pubblicità degli stipendi sopra i 200mila euro, compresi quelli dei giornalisti.
Restano tuttavia esclusi i cachet degli artisti, perché il dato che deve essere conosciuto è un dato aggregato del programma.
Ridefinita la governance, con il Cda, che passa da 9 a 7 componenti di cui due di nomina governativa, quattro scelti da Camera e Senato e uno dai lavoratori.
Cambia anche il ruolo del direttore generale che verrà sostituito dall’amministratore delegato e avrà capacità autonoma di spesa (fino a 10 milioni) e di applicazione del piano industriale. Avrà la responsabilità di nominare i dirigenti e per i direttori di reti e testate avrà bisogno del parere vincolante del Cda.