RIFORMA DEL FISCO

Dopo sei mesi di lavoro, molte decine di audizioni e di documenti ricevuti e una approfondita  discussione nel merito le Commissioni Finanze di Camera e Senato hanno approvato il documento conclusivo di indicazioni al Governo sulla riforma fiscale. 
Un documento che sarà la base per il Governo nella predisposizione della Legge delega, he dovrebbe essere adottata entro 30 giorni. 

Tra le principali indicazioni il taglio dell’Irpef innanzitutto a favore dei redditi medi, la cancellazione dell’Irap e la semplificazione dell’Ires, la riduzione delle tasse sul lavoro e la revisione dell’Iva e poi l’abolizione di tante microtasse (dal superbollo alla tassa sulla laurea). 
E ancora la proposta di estendere a tutti i soggetti la fatturazione elettronica e, per l’ennesima volta, di sfrondare le tax expenditures. 

L’obiettivo della riforma scritto nel testo votato dalle Commissioni è la realizzazione di un "nuovo Patto Fiscale tra Stato e cittadini», per «innestare in modo deciso e irreversibile un cambio di paradigma nei rapporti tra amministrazione fiscale e contribuente". 

Si suggerisce al Governo un "abbassamento dell'aliquota media effettiva IRPEF con particolare riferimento ai contribuenti nella fascia di reddito 28.000-55.000" che oggi è assestato sul 38%.

Sul fronte delle imprese la richiesta del superamento dell'Irap, con un "un riassorbimento del gettito Irap nei tributi attualmente esistenti, preservando la manovrabilità da parte degli enti territoriali e il livello di finanziamento del servizio sanitario nazionale, senza caricare di ulteriori oneri i redditi da lavoro dipendente e assimilati". 

Per i redditi finanziari una nuova imposta unica, accorpando "redditi da capitale" e "redditi diversi" in un’unica categoria denominata "redditi finanziari", più bassa, che passerebbe dall’attuale 26% alla prima aliquota progressiva dei redditi da lavoro (che oggi è al 23%) , aumentando i controlli e la prevenzione per evitare elusioni attraverso la realizzazione strumentale di minusvalenze. 

Per il contrasto all’evasione previsto l’allargamento del  "perimetro" dell'obbligo di fatturazione elettronica, "estendendolo a tutti i soggetti attualmente esentati", compresi gli operatori che rientrano nel regime forfettario,  "e l'esclusione di possibili eccezioni all'obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri (che sostituisce gli obblighi di registrazione dei corrispettivi)". 

E poi ancora rimodulazione del regime di tassazione ambientale , orientandole alle linee guida europee e gli obiettivi stabiliti dal Green Deal UE, con "adeguati meccanismi di compensazione e premialità in grado di accompagnare famiglie e imprese nel processo di transizione ecologica" e poi semplificazione e la stabilizzazione delle misure per la riqualificazione energetica e antisismica degli edifici, al fine di fornire un quadro certo e chiaro a famiglie e imprese (compresa la possibilità di cessione dei relativi crediti fiscali), il potenziamento degli incentivi per interventi di decarbonizzazione e riqualificazione ambientale.

In allegato:
- il documento approvato
- il dossier delle audizioni e dei documenti pervenuti 
- e una scheda sintetica tratta da La Stampa 


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