RIFORMA TERZO SETTORE
Dopo il grande lavoro in Commissione è iniziato ora in Aula il percorso della Legge delega sul terzo settore. Oggi al Gruppo PD alla camera si è tenuta una riunione per fare il punto proprio in vista dell’avvio dell’iter in Aula che arriverà a conclusione della prima lettura giovedì 8 aprile.
Il percorso che ha preceduto l'avvio della discussione in aula è stato molto lungo.
E' iniziato con la definizione delle Linee guida per la riforma del Terzo settore messe a punto dal Governo nel maggio del 2014, prima sottoposte a consultazione pubblica e poi trasformate nel luglio dello stesso anno nella legge delega. È proseguito con un lungo ciclo di audizioni informali e un lavoro accurato e approfondito della XII Commissione seguito con particolare cura e attenzione dal gruppo Pd della Commissione.
L'esito del lungo lavoro istruttorio è un testo equilibrato che :
- ridefinisce l'ambito e il significato del Terzo settore
- riordina e rende più rispondente alla realtà di oggi la normativa precedente frammentaria e disomogenea
- promuove la cittadinanza attiva e l'economia sociale vigilando su abusi e furbizie
Nella riunione sono stati sottolineati i punti della delega che nei mesi precedenti hanno avuto maggiore attenzione :
- i controlli sul sistema
- l'impresa sociale
- la definizione di "servizio civile"
Sul tema dei controlli il testo che arriva in aula sceglie di collocarli in capo al Ministero del lavoro che peraltro cura la tenuta del registro unico del Terzo settore (piuttosto che ad una Authority che avrebbe avuto costi importanti per un'azione efficacia su un sistema vastissimo).
Sull'impresa sociale l'obiettivo è quello di ridefinire finalità, confini e scopo sociale dell'impresa sociale, dopo la scarsa efficacia della legge 155/2006.
Sul servizio civile (art.8) la discussione che ha preceduto la formulazione del testo è stata segnata dalla preoccupazione che una definizione diversa da quella esistente -servizio civile come difesa pacifica della patria - possa offrire il fianco alle intenzioni della Lega di regionalizzare il servizio. La formulazione finale del testo - che ha avuto l'unanimità in Commissione tranne la Lega - che riconosce il servizio civile sia come difesa della patria che come servizio alla patria, mette insieme l'esigenza di una definizione più moderna con il mantenimento dell'ambito nazionale. Rimane aperta una differenza di opinione con alcune associazioni di rappresentanza di quel mondo con cui il Pd è impegnato al confronto.
Nella discussione l'attenzione si è' concentrata soprattutto sulla necessità che la definizione dell'impresa sociale (art.6) sia equilibrata in modo da mantenere in modo netto la caratteristica "no profit" del settore pur senza esorcizzare la forma imprenditoriale, secondo le linee previste dalla normativa europea.
La legge delega di riordino del Terzo settore è un provvedimento molto atteso che viene alla luce soprattutto per l'impegno del Pd
L'ossatura della legge è quella chiesta da anni da tutto il Forum del Terzo settore
e l'accusa rivolta alla delega da alcune parti di essere il cavallo di Troia per privatizzare il Welfare non solo è totalmente ideologica e figlia di una visione che vede solo o stato o privato e fatica ad accettare l’idea di un privato sociale autorganizzato, ma non ha alcun riscontro nel testo ed è totalmente priva di fondamento per l'ambito della legge delega che non tocca ne' la legge 328 ne' più in generale l'assetto del welfare.
In allegato l’intervento di Donata Lenzi
ed il testo di legge in discussione