RIFORME , MA NEL SOLCO DEL 138


Da settimane ormai l’azione combinata dei 5Stelle e de Il Fatto Quotidiano e di alcuni intellettuali schierati, stanno facendo di tutto per gridare al golpe nei confronti della Costituzione,  con argomenti e tesi spesso infarciti di  strumentalità e di mistificazione.


 


Da anni per non dire da decenni il nostro Paese sta vivendo una transizione, ed una incapacità di rinnovarsi, che ne hanno  messo in evidenza limiti e ritardi .


Tra i tanti ritardi sicuramente vi è uno scollamento crescente tra Costituzione formale e possibilità concreta di rendere accessibili a tutti i cittadini i diritti che la Costituzione stessa enuncia e sancisce.


La necessità di riforma della Costituzione nasce dalla esigenza, e oserei dire dalla urgenza, di rendere esigibili a tutti i cittadini il diritto al lavoro, alla giustizia, alla equità, e a tutti quei diritti fondamentali per rendere piena la dignità della propria cittadinanza.


La Costituzione è stata oggetto di molti tentativi di cambiamento che sono, purtroppo o per fortuna a seconda delle situazioni, nella maggior parte dei casi sfociati in un nulla di fatto.


La possibilità delle modifiche è prevista dalla Costituzione stessa, e lo spirito della Carta  tende ad evidenziare due aspetti previsti come assolutamente intangibili dai Padri costituenti : la salvaguardia dei principi e la centralità del Parlamento .Per il resto credo sia evidente a tutte le persone di buon senso l’esigenza di cambiare la Costituzione per salvaguardarla e per renderla capace di rispondere alle sfide di efficienza e  di efficacia che i cittadini chiedono alle loro Istituzioni.


L’art. 138 della costituzione, che dispone il procedimento di garanzia rafforzata per le modifiche della Costituzione stessa, nel percorso scelto rimane sostanzialmente inalterato e rispettato.


Le Camere infatti istituiscono un comitato parlamentare per darsi modalità e tempi precisi nel processo di riforma costituzionale.


Solo per l’attività del comitato sono previste due deroghe, temporanee, alla procedura prevista dall’articolo  138.


L’intervallo tra la prima lettura e la seconda è infatti portato a 45 giorni invece dei 90 previsti e il referendum sul testo approvato dal Parlamento è previsto  anche se il testo sarà  approvato a maggioranza qualificata, del 75% e non solo a maggioranza assoluta del 50% come previsto. Un intervallo più breve tra le due letture e referendum anche con maggioranza del 75%.


Per questo non si può parlare di  manomissione o di forzatura.


Per questo non riesco  a non pensare che vi sia un tasso di strumentalità politica decisamente eccessivo.


Per questo ho votato a favore del percorso previsto.


Perché credo che la domanda di cambiamento, di messa in efficienza e di semplificazione che i cittadini a gran voce, ormai da anni  richiedono,  meriti una risposta dalle Istituzioni e nelle istituzioni .


Non vorrei che chi si professa  paladino della conservazione  in realtà pensasse a risposte di piazza e fuori delle Istituzioni o magari animate dalla delegittimazione delle stesse.


Molti di questi dubbi purtroppo trovano ogni giorno elementi che ne corroborano la sensazione : sarà un caso ma molti di coloro che si professano  difensori della Costituzione,  ogni giorno picconano  le Istituzioni e la loro legittimità e  con ostruzionismo ed altre trovate tentano di impedire che queste possano essere modificate ed ammodernate.


Ho sempre pensato, e oggi lo penso a maggior ragione,  che il “tanto peggio, tanto meglio” venato dalla speranza di poterne lucrare, a livello personale o di gruppo,  non appartenga alla mia idea di impegno nelle Istituzioni.


 


Mino Taricco


  Scarica allegato 1
  Scarica allegato 2

Mino Taricco utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento