RISPOSTA NON ADEGUATA SU ARTICOLO 16 DELLA LEGGE 97.94

Nella giornata di  giovedì 1 agosto il Governo ha risposto in Commissione Finanze alla mia interrogazione 3-01053  relativa alla applicabilità dell’articolo 16 della legge sulla montagna 97 del 1994 di cui avevano parlato i giornali nei giorni scorsi.

Per un disguido degli uffici non venivo informato della cosa e nella mattinata quando erano discusse le altre interrogazioni non potevo partecipare perché impegnato in altra Commissione.

Finita la seduta d’Aula venivo quindi per riparare chiamato in una ulteriore seduta della Commissione alla presenza del viceministro Garavaglia e ricevuta la risposta del Governo facevo preliminarmente rilevare di non aver potuto partecipare alla seduta antimeridiana perché non informato, e poi nel merito facevo notare come le agevolazioni in materia tributaria previste dalla legge n. 97 del 1994 avrebbero potuto veramente rappresentare una svolta per i territori montani, e contestavo il fatto che non siano più da considerate vigenti dopo la riforma del 1997, in quanto mai esplicitamente abrogate. 
Viceversa segnalavo come l'imposizione forfettaria per le imprese con volume d'affari fino a 65.000 euro, in considerazione degli obblighi di carattere amministrativo gravanti comunque sulle imprese stesse, sia una misura che non tiene conto delle peculiarità degli esercizi commerciali in comuni montani, con il rischio di accentuare o quanto meno di non essere assolutamente di freno al processo di desertificazione commerciale e il conseguente spopolamento dei piccoli comuni montani. 

Proprio per questo ho chiesto al Governo di voler prendere in considerazione la possibilità di rivedere la posizione in merito alla vigenza dell’articolo 16 della Legge 97 del 1994, proprio alla luce del fatto che non è mai stata esplicitamente abrogata, e che potrebbe invece veramente rappresentare un punto di svolta per i servizi in aree che diversamente rischiano veramente la desertificazione commerciale.

Spero ci saranno altre occasioni per riprendere quel ragionamento e che il Governo possa ripensarci.

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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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