RITARDI DEI PAGAMENTI DELLE ASL E DEI CONTRIBUTI AI CONSORZI SOCIOASSISTENZIALI
Il consigliere regionale PD Mino Taricco ha presentato due interrogazioni sui ritardi che rischiano di creare gravi problemi ai consorzi socioassistenziali e alle aziende fornitrici delle Asl.
“Entro fine mese i consorzi socioassistenziali dovranno presentare il bilancio di previsione per l’anno in corso”, spiegaTaricco, “ma dalla Regione nulla è stato ancora comunicato agli enti gestori, sia sui trasferimenti correnti che su quelli finalizzati”.
“La situazione rende impossibile la presentazione del bilancio, e il ritardo non è casuale. Il centrodestra vuole infatti diminuire i trasferimenti ai consorzi, ma su una prima ipotesi deliberata è in atto un contenzioso davanti al TAR. E’ evidente che in una situazione di tale incertezza sono a rischio servizi essenziali forniti dai consorzi stessi proprio a quelle fasce di popolazione più deboli: anziani, minori, persone diversamente abili”.
“Per questo ho chiesto alla Giunta regionale se intende comunicare al più presto la quantificazione dei trasferimenti, o se gli enti sono autorizzati a mettere a bilancio quanto garantito dalla legge regionale: la stessa quota dell’anno precedente aumentata del tasso di inflazione programmato. Proprio quella norma che la Regione intende modificare per tagliare i contributi”.
“Anche i ritardi dei pagamenti delle Asl rischiano di mettere in gravi situazioni molte aziende fornitrici”, aggiunge Taricco. “La direttiva europea prevede ritardi massimi dei pagamenti della pubblica amministrazione di 60 giorni. La media nazionale, nel 2010, era di 278 giorni, il dato piemontese è superiore di altri 30 giorni. E’ evidente che quasi un anno di attesa per i pagamenti è insostenibile per la maggior parte delle aziende, che sono costrette a utilizzare il sistema creditizio, con gli evidenti costi aggiuntivi, per tentare di arrivare fino alla data del pagamento delle Asl”.
“E’ una situazione che non può durare più a lungo e che rischia di mettere in ginocchio moltissime strutture . Per questo ho chiesto alla Giunta i termini esatti della situazione piemontese; quali passi sono stati compiuti per tagliare i tempi di attesa, e soprattutto di avviare azioni che permettano di limitare i danni per le aziende creditrici. Penso in particolare a interventi che rendano più facile l’accesso al credito bancario come il supporto ai fondi di garanzia o la stipula di apposite convenzioni con gli istituti bancari per l’acquisto dei crediti, con interessi a carico della Regione”.