Richiamo delle Regioni al Governo sugli interventi anti-crisi per l’agricoltura

Nell’ambito della Commissione Politiche Agricole, riunitasi a Roma lo scorso 10 dicembre, gli Assessori all’agricoltura delle Regioni italiane hanno ribadito la necessità di sollecitare il Governo affinché assuma provvedimenti, ormai inderogabili, per fronteggiare la grave crisi del comparto agricolo. Per il Piemonte era presente all’incontro l’Assessore Mino Taricco.
Da un lato, le Regioni ricordano all’esecutivo il rispetto degli impegni assunti nell’incontro del 16 novembre scorso, a Palazzo Chigi, alla presenza del Sottosegretario Gianni Letta, relativi a un piano straordinario urgente di interventi per il settore; dall’altro, si richiede di definire un “codice di condotta” volontario che regolamenti i rapporti commerciali tra fornitori agricoli e grande distribuzione.
“ La seduta della Commissione Politiche Agricole del 10 dicembre è stata una seduta importante per richiamare il Governo ad affrontare con rapidità e concretezza la crisi gravissima che sta attraversando l’agricoltura italiana – spiega l’Assessore regionale Mino Taricco . Tra le cose più urgenti, vorremmo ricordare al Governo l’urgenza di adottare un piano straordinario, che era stato concordato in un incontro del 16 novembre scorso e il Governo si era impegnato a definire e attuare nel giro di dieci giorni. Si tratta di una serie di misure che potrebbero porre le condizioni per un rilancio del settore. Tenendo conto anche della discussione in Parlamento della Legge finanziaria 2010, è questo il momento cruciale per stanziare congrue risorse finanziarie a dotazione del piano. Proponiamo inoltre al Governo, tra le altre cose, di adottare un codice di condotta volontario che possa regolare in maniera più equa e trasparente i rapporti commerciali tra produttori agricoli e grande distribuzione. Anche questo sarebbe un provvedimento importante per dare respiro al settore in questo momento di difficoltà, alla luce dell’enorme sperequazione nella ripartizione delle risorse all’interno della filiera .”
Il piano straordinario di interventi per il settore agricolo.
I contenuti del piano straordinario sollecitato al Consiglio dei Ministri:
- garantire adeguata copertura finanziaria al Piano assicurativo nazionale (FSN) per le annualità 2008, 2009 e 2010;
- attivare una sospensione/moratoria temporanea dei pagamenti contributivi (previdenziali) a carico delle aziende e delle procedure esecutive INPS in corso;
- favorire l’accesso al credito con opportuni strumenti o un provvedimento straordinario, nell’ambito delle misure temporanee per la crisi autorizzate dall’Unione Europea (aiuto massimo di 15.000 euro ad azienda con provvedimenti da adottare entro il 2010) per il consolidamento del debito (finanziamenti da tre a cinque anni) mediante l’abbattimento dei tassi da 1 a 2 punti al netto delle spese;
-reintegrare i fondi FAS gia’ destinati al settore agricolo (circa 850 milioni di euro) da utilizzare per azioni non finanziabili con i PSR e altri fondi strutturali;
-recuperare l’IVA per interventi pubblici nei PSR;
-copertura delle agevolazioni fiscali per il carburante destinato al riscaldamento delle serre (direttiva 2093/96/CE);
-mantenimento agevolazioni fiscali per la formazione della piccola proprietà coltivatrice (legge 604/54).
Un codice di condotta per le relazioni di filiera con la GDO
Alla luce dei documenti elaborati a livello comunitario, delle esperienze maturate in altri Stati e di quanto espresso dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, la Commissione Politiche Agricole propone la definizione di un "Codice di condotta" volontario che individui, da un lato, comportamenti negativi da eliminare e, dall’altro, buone pratiche commerciali da adottare, regolando i rapporti contrattuali tra GDO e fornitori per i prodotti agroalimentari, in uno spirito di reciproca responsabilità sociale.
A titolo orientativo il Codice dovrebbe trattare i seguenti temi:
1. obbligo di contratti scritti con condizioni di fornitura di dettaglio, compresi sconti e ristorni;
2. tempi di pagamento concordati, con precisi impegni di ricaduta sui produttori di base;
3. prezzo minimo che copra almeno i costi diretti di produzione (sia per prodotti freschi che trasformati);
4. promozioni concordate e straordinarie legate a congiunture climatiche e produttive;
5. possibilità di introduzione, nei punti vendita, di "corner" gestiti direttamente dai produttori agricoli del territorio.
Unitamente al Codice di condotta deve essere istituita una figura / commissione arbitrale che possa verificare e controllare il rispetto degli impegni. A favore delle catene distributive che accettano volontariamente di applicare il Codice, la Pubblica amministrazione potrà individuare modalità in grado di "premiare" i soggetti virtuosi.






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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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