SANITA' ALLO SBARAGLIO IN REGIONE
Scena surreale oggi in Consiglio Regionale .
Di fronte all’emendamento del Partito Democratico che faceva un quadro puntuale degli interventi di edilizia sanitaria necessari ad una azione di manutenzione straordinaria su molte strutture sanitarie di tutto il territorio regionale , la Giunta , per bocca dell’Assessore regionale alla Sanità Caterina Ferrero , esprimeva la volontà di non accettare l’emendamento.
L’Assessore motivava la sua scelta con il fatto che non era ancora in grado di esprimere una priorità ed una individuazione puntuale degli interventi , e preannunciava un prossimo emendamento di Giunta .
Alla presentazione in Consiglio dell’emendamento , appariva immediatamente evidente che lo stesso non era stato condiviso neanche con i Consiglieri di maggioranza , creando non pochi malumori e quindi si sospendeva la seduta .
Alla ripresa della seduta la Giunta ritirava l’emendamento , rendendo evidente la mancanza di una posizione condivisa e il fatto che sui temi della sanità la Giunta e la maggioranza stessa stanno navigando a vista senza un’idea chiara e condivisa praticamente su nulla .
Ovviamente tutto questo comporta il rischio che un simile approccio porti alla ricerca più di un “accordo politico” , quindi ad un compromesso di “potere” , che non invece che la ricerca di una sintesi di qualità sui contenuti .
Ciò a cui stiamo assistendo in queste ore , è quanto di più lontano dalla tanto sbandierata ricerca di efficienza e di razionalizzazione ; è il muoversi senza progetto verso la spartizione dei posti , in una logica di puro potere , nella quale è sempre più evidente l’importazione fideistica di modelli estranei alla nostra realtà , che porteranno all’aumento di costi e il rischio di compromettere il percorso positivo che in questi anni si è avviato .
In queste ore poi stanno circolando indiscrezioni sui contenuti della annunciata riforma del Piano Sociosanitario e della riorganizzazione delle ASL e delle ASO .
A parte il fatto che si sta ragionando su indiscrezioni , perché nessuna proposta organica è stata ancora compiutamente formulata e già questo serve a fotografare questo modo deprecabile di procedere .
Nel merito poi le indiscrezioni che porterebbero all’istituzione di un'unica ASL per tutta la provincia di Cuneo ( di fatto azzerando l’esperienza di questi ultimi anni che tanto impegno ha visto profondere in un’ottica di recupero di efficienza e di appropriatezza ) , e la scelta di ricondurre tutte le strutture ospedaliere della provincia sotto il controllo dell’ASO Santa Croce di Cuneo ( sancendo di fatto la separazione tra territorio e strutture ospedaliere ) , ci pare una scelta scellerata e premonitrice di conseguenze nefaste sia per quanto concerne la qualità del servizio sia per il contenimento dei costi .
Queste riforme per poter divenire operative dovranno ottenere il consenso del Consiglio regionale ; sarà nostro compito non permettere che simili scelte vedano la luce , per il bene delle nostre comunità e per la tutela della salvaguardia della salute dei cittadini .
Mino Taricco