SCEGLI TU

L’abolizione dell’attuale finanziamento pubblico ai partiti attraverso il sistema dei rimborsi elettorali e l’introduzione di un nuovo sistema di contribuzione volontaria sono i contenuti di una proposta di legge che è stata illustrata in una conferenza stampa mercoledì 8 maggio presso la Sala Stampa della Camera. La proposta è stata da Dario Nardella (primo firmatario della proposta) e Francesco Clementi (professore di diritto pubblico all’Università di Perugia .
L'iniziativa chiamata "Scegli tu", parte da un gruppo di deputati dell'area "renziana" del Pd, ma, come ha sottolineato l'On Dario Nardella nel presentare il progetto di legge: " Tra i firmatari non ci sono solo i cosiddetti renziani, c'e' sensibilità anche in altre aree del partito". L'obiettivo dell'iniziativa è quello di abolire la normativa attuale ritenendo non esauriente la riforma del 2012 sui rimborsi elettorali che, come si legge nell'articolata presentazione della proposta: "Mostra tutte le timidezze e le difficoltà di un sistema politico avvitato su se stesso, sordo al cambiamento, incapace di riformarsi". L'iniziativa presentata oggi parte dalla proposta di iniziativa legislativa popolare delineata dal prof. Pellegrino Capaldo nella scorsa legislatura, che ha avuto tanto successo tra i cittadini perché dà a loro la possibilità di scegliere direttamente, senza sottrarre forme di finanziamento al terzo settore e alla sussidiarietà orizzontale tanto fondamentale nella tenuta sociale del nostro Paese. In questo senso la proposta di legge ha tre obiettivi. Il primo è quello di "abrogare tutte le norme che attribuiscono ai movimenti o partiti politici un rimborso in relazione alle spese elettorali sostenute per le campagne per il rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, del Parlamento europeo e dei consigli regionali. Norme che non riscuotono ormai alcun consenso da parte dell'opinione pubblica e che risultano aver fallito il loro intento più nobile, ovvero quello di limitare i casi di malversazione e di corruzione". Secondo obiettivo dell'iniziativa è quello di "introdurre, attraverso il credito di imposta, la scelta in capo ai cittadini di finanziare i partiti, con un meccanismo che dia modo allo Stato di riconoscere ai cittadini un credito d'imposta pari al 40% del contributo versato con un limite massimo di 10.000 euro". Infine il progetto di legge è finalizzato a "favorire un miglioramento qualitativo dei partiti e dei movimenti politici, utilizzando strumenti premiali che incentivino le migliori pratiche democratiche, interne ed esterne, in attesa di una legge sui partiti politici che dia fino in fondo, come per le altre liberal-democrazie di tipo parlamentaristico razionalizzato, piena attuazione all'art. 49 della Costituzione".


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