- la prima è che ci sarà un miliardo in più di risorse, che si aggiungono agli ulteriori 1,9 per l’edilizia scolastica che sono stati aggiunti dall'inizio durante l’emergenza. Questo nuovo miliardo ci dovrà per consentire alla scuola di ripartire in piena sicurezza, con maggiori strumenti e attrezzature. Per contrastare la povertà educativa, la dispersione scolastica, migliorare la formazione e investire in competenze digitali, per avere classi meno sovraffollate, per i percorsi professionalizzanti;

- la seconda è che sono state approvate dal Ministero con Regioni ed Enti locali e rappresentanti del mondo della scuola, le linee guida relative al “Piano Scuola 2020/2021 - Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le istituzioni del Sistema nazionale di istruzione”;

- la terza è che le due notizie di cui sopra sono solo le premesse per tutto il lavoro da fare, e che probabilmente le linee guida dovranno in corso d'opera essere ancora affinate e migliorate,  e che servirà molta creatività, molta disponibilità e impegno da parte di tutti, per preparare la ripartenza prevista per il 14 settembre. E se serviranno leggi o norme per accompagnare questo percorso Governo e Parlamento le dovranno approvare in tempi rapidi ed in modo puntuale.  Il nostro Paese, come tutti peraltro, ha bisogno di ripartire, ma affinché sia vera ripartenza, il ruolo della scuola è centrale. E non è solo una questione simbolica. 

Come detto si partirà il 14 settembre e si dovrà partire in massima sicurezza, con scuole innanzitutto pulite e igienizzante, con spazi tali da garantire il distanziamento. Sarà centrale il ruolo svolto dalle singole scuole e dagli Enti locali, mentre il Ministero si occuperà di coordinare le attività sia a livello nazionale che periferico. 

Sono stati previsti appositi Tavoli regionali, per gestire il rientro nel rispetto delle indicazioni contenute nel Documento tecnico elaborato dal Comitato tecnico scientifico, che si occuperanno di monitorare le azioni delle Conferenze dei servizi a livello territoriale e dai diversi attori coinvolti nell’organizzazione delle attività scolastiche, e anche Tavoli  presso gli Uffici scolastici regionali del Ministero dell’Istruzione, a cui parteciperanno il direttore dell’USR, gli Assessore regionali all’istruzione, ai trasporti e alla salute, il rappresentante regionale dell’Unione delle Province d’Italia, il rappresentante regionale Anci e il referente regionale delle Protezione Civile.

E poi sono state annunciate nuove risorse per assumere altri 50 mila insegnanti e collaboratori, con adeguata formazione per tutto il personale scolastico e un bonus tramite cuneo fiscale di 80-100 euro.