SOSTEGNO SISTEMA D’ISTRUZIONE PIEMONTESE

Abbiamo presentato una mozione sul sostegno del sistema d’istruzione piemontese in Consiglio Regionale che tracciava un quadro chiaro e preciso della situazione della scuola della nostra Regione, come la stessa maggioranza non ha mancato di riconoscere. Ci spiace che a tale condivisione dell’analisi non abbia fatto seguito il voto favorevole del centrodestra. Un’occasione persa, perché l’approvazione da parte dell’aula avrebbe dato all’Assessore Cirio maggiore forza nelle trattative con il Governo, dove giustamente si deve far valere la specificità della nostra Regione nell’attribuzione dell’organico come nel mantenimento del servizio delle cooperative di pulizia e sorveglianza”.
“I problemi della nostra scuola sono chiari” – ha sostenuto il Gruppo PD in Consiglio Regionale – “a cominciare dai tagli agli organici del personale docente (1316 docenti in meno) e di quello amministrativo tecnico ausiliario (901 unità di personale ATA)”.
Le risorse iscritte nel capitolo di bilancio, tra l’altro fino ad ora sono state garantite alla direzione competente solo per il 25% e in occasione dell’assestamento si susseguono voci che porterebbero a prevedere un taglio complessivo del 30% su quanto inizialmente previsto. Questo significherà l’impossibilità di finanziare tutte le domande di assegni di studio, di garantire l’arricchimento dell’offerta formativa e il sostegno delle fasce più deboli e delle scuole materne paritarie che rappresentano il 60% delle nostre scuole e questo oltre che drammatico, è inaccettabile”.
Secondo Mino Taricco - “Ci pare di assistere ad una sempre maggiore messa in crisi di tutto il sistema scolastico, come conseguenza di scelte e tagli nazionali scellerati, a cui non la Regione non reagisce per dovere di scuderia e si limita a tamponare con misure regionali che comunque accompagnano un declino.
Crediamo non si possa accettare che ad essere più colpiti siano ancora una volta coloro, famiglie, persone, territori che già hanno maggiori difficoltà, avremmo su questo voluto vedere un Consiglio Regionale compatto per dare forza all’Assessore nei confronti del Governo nazionale e invece non è successo. Ci spiace.”
Conclude Taricco - “Sarebbe stato un bene per il Piemonte, per i giovani e per le loro famiglie e per tutto il mondo della scuola regionale”.


Mino Taricco


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