STOP THE WAR


Si è conclusa la missione “Stop the war“, la più grande carovana umanitaria d’Europa, che venerdì scorso è partita da Gorizia con oltre 60 mezzi tra pullman e furgoni e a cui sin dall’inizio avevo dato la mia adesione. Inizialmente era stato proposto a chi aveva ruoli istituzionali di partecipare direttamente alla missione, e nonostante i consigli a rinunciare che ci erano arrivati da più parti, avevo confermato ai responsabili della Associazione Papa Giovanni XXIII la mia intenzione di rendermi disponibile sulla base delle loro valutazioni di utilità e di opportunità. Alla fine anche alla luce della adesione di oltre 100 associazioni, prevalentemente del mondo cattolico, al progetto di missione, è prevalsa la decisione di coinvolgere nella carovana solamente gli appartenenti alle associazioni stesse. Ho quindi convertito la mia disponibilità alla partecipazione in sostegno alle associazioni che hanno operato sul campo.

Un’azione di pace e nonviolenza che ha visto anche momenti straordinari quali la perlustrazione nel centro della città, in particolare nella stazione di Leopoli da cui transitano ogni giorno 60mila persone in fuga dalla guerra e la marcia per la pace, anche grazie alla collaborazione delle le ONG attive sul posto.

Una testimonianza nonviolenta importante , che ha saputo coniugare la concretezza del salvataggio delle 200 persone portate fuori da quella realtà permeata di insicurezza e di violenza, con il messaggio forte di un gesto condiviso e che ha coinvolto così tante associazioni in un gesto che assumendo una responsabilità forte ed i rischi connessi, ridona vita e ci dice che è possibile.

Sul sito di “Stop the war now“ potrete trovare tutti materiali e la documentazione relativa alla missione.

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