SVILUPPO PIEMONTE TURISMO E AGROLIMENTARE
LA GIUNTA NON SOLO RINVIA LA FUSIONE, MA CONTINUA AD AFFIDARE INCARICHI ALL’IMA. Come mai la Giunta regionale non ha ancora fuso le società Sviluppo Piemonte Turismo (SPT) e l’Istituto per il marketing dei prodotti agroalimentari del Piemonte (IMA)? Non solo: perché continua ad affidare incarichi all’IMA come se nulla fosse stato deciso? Lo chiede il consigliere regionale PD Mino Taricco in una interrogazione alla Giunta regionale. “LA legge finanziaria 2011”, spiega Taricco, “prevedeva che, a decorrere dal 1° giugno 2012, le società Sviluppo Piemonte Turismo e Istituto per il marketing dei prodotti agroalimentari del Piemonte dessero vita ad un'unica società con scopo sociale e finalità complessive delle stesse e con lo stesso personale di entrambe. A quasi un anno di distanza, nulla è cambiato, non si è neanche investita la Commissione regionale competente del parere previsto per legge”. “Non solo, lo scorso 11 giugno, quindi a scadenza chiaramente superata, la Giunta ha provveduto ad affidare ad IMA l’incarico di indirizzo e coordinamento del progetto “Piemonte enogastronomico in the world”, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza della cultura e della cucina dei prodotti enogastronomici tipici della tradizione italiana e, in particolare, della regione Piemonte. Il progetto in questione vede coinvolti diversi attori, tra cui le società londinesi “Soho House” e “Gastronomica”, nonché l’Istituto Superiore “Giolitti” di Mondovì (sede di Dronero)”. “Siamo alla beffa. Mentre la spending review nazionale interviene pesantemente anche sulle società partecipate, un accorpamento votato dal Consiglio regionale oltre un anno fa viene platealmente disatteso. Me ne infischio, sembra dire la Giunta, e faccio come se la legge non ci fosse affidando altri incarichi a una delle due società”. “E’ ora di finirla”; conclude Taricco. “Mi aspetto che al più presto la Giunta regionale blocchi questo genere di incarichi e provveda a definire la fusione delle due società. Lo chiede il Consiglio regionale e anche il buon senso”.