Sanità: non sottovalutiamo la vicenda del Policlinico di Roma
I reportage di Fabrizio Gatti per L’Espresso sono stati eclatanti. Tutti ci siamo chiesti se la sanità italiana è quella descritta nelle inchieste sul Policlinico Umberto I di Roma. Bene ha fatto il governo a prendere sul serio la denuncia e a mandare i Nas negli ospedali di tutt’Italia. Ma non serve per ribadire che c’è anche tanta buona sanità e che in fondo ci possiamo fidare dei nostri nosocomi. Piuttosto ne deve derivare un nuovo impulso e un rinnovato impegno a tradurre in atto quanto già sottolineato nel programma dell’Unione, ovvero dare il via a un nuovo “Piano di ammodernamento delle strutture e infrastrutture sanitarie”, che coinvolga le diverse componenti imprenditoriali, economiche, sociali, tecnologiche, ambientali del Paese. E occorre dare presto funzione piena al Sistema nazionale di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria (Siveas): un’intelligence della sanità pubblica che avrà il compito di monitorare la qualità delle prestazioni, l’applicazione dei livelli essenziali di assistenza, i tempi di attesa. Crediamo che la qualificazione della sanità in termini di qualità , di attenzione ai malati e di tempestività e la sua sostenibilità siano una delle scommesse cruciali del nostro governo regionale . per questo diamo tanta importanza a quello strumento di programmazione che è il Piano Sanitario Regionale .