Socio-assistenziale, assistenza

Lunedì 30 marzo 2009 ore 21
Alba - Sala Fenoglio - Via Maestra (interno cortile della Maddalena)
tema: "Socio-assistenziale, assistenza"

Punti programmatici

1. Integrare sanità e assistenza, mettendo al centro sempre la persona umana e i suoi bisogni
2. Favorire le cure domiciliari, con il coinvolgimento delle comunità locali e la valorizzazione dell’operato delle associazioni di volontariato
3. Far diventare i piani di salute dei punti di forza per l’affermazione del diritto fondamentale alla salute
4. Investire sulla formazione qualificata, con un ruolo più attivo delle politiche per la salute dei cittadini
5. Dare un futuro meno incerto e precario al ruolo dei servizi sociali

Giovanni Sandri ha detto. . .
sono SANDRI GIOVANNI autore del libro Cammino da seduto, autobiografia sulla disabilità, ritengo fondamentale una formazione sulla disabiltà fatta da persone disabili a cui si deve dare le competenze formative che hanno acquisisto vivendo sulla propria pelle la disabilità.

G.P. nel corso della serata ha detto. . .
La politica non sembra governare il socio-assistenziale: i sindaci e i comuni demandano ai tecnici, non progettano, ritengono che la funzione unica sia mettere i soldi per i consorzi. Le fasce giovanili, se si guarda bene, sono quelle più bisognose di aiuto dal settore socio-assistenziale

R.L.B. nel corso della serata ha detto. . .
Una riflessione sul tema dell’inserimento lavorativo: la provincia oggi non fa nulla di sperimentale e innovativo; ha lasciato scadere progetti e certe competenze ha deciso di non svolgerle. Occorre riprendere in mano la questione e ridare vigore a certe scelte di fondo

I.B. nel corso della serata ha detto. . .
La provincia dovrebbe valorizzare l’eccellenza di certi servizi e sistemi assistenziali. Per migliorare le modalità di lavoro: mettere in campo il progetto sociale di intervento, che è allargato alla definizione di piani e programmi. Le risorse odierne possibili non sempre vengon colte: la provincia potrebbe funzionare da riferimento per i territori

G.P. nel corso della serata ha detto. . .
L'ospedale unico di Alba-Bra dovrà esser adeguatamente collegato con il territorio per il quale dovrà funzionare. La provincia ha grossa responsabilità in merito, specie verso quelle zone attorno a Cortemilia che risulteranno lontane rispetto al presidio di Verduno.

R.V. nel corso della serata ha detto. . .
La provincia deve mettere in campo anche dell'inventiva per trovare nuove forme di assistenza in modo economico ma puntuale. Il servizio civile volontario, per esempio, dovrebbe esser potenziato e sostenuto, con progetti formativi per i giovani

M.B. nel corso della serata ha detto. . .
Serve un lavoro di coordinamento tra medici d base e consorzi socio-assistenziali

R.D.M. nel corso della serata ha detto. . .
Due proposte concrete: qualificare la presenza dei medici di base, per dar loro modo di operare più efficacemente, e aiutare le persone anziane che hanno scelto di continuare a vivere in zone lontane dai servizi ospedalieri

M.M. nel corso della serata ha detto. . .
Il tema degli anziani deve essere messo al centro delle nostre attenzioni: Alba, per fare un esempio, su 30 mila abitanti ne ha 12 mila oltre i 65 anni. Occorrono nuove idee per la terza età, che è una stagione della vita delle persone estremamente diversificata





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