TARICCO (PD): IL GOVERNO INTERVENGA SULLA QUESTIONE EX-ACNA
L’ex-Acna di Cengio, oggi Syndial, ha alle spalle una storia di inquinamento lunga oltre cento anni e l’area interessata dall’impianto custodisce ancora oggi 4 milioni di metri cubi di rifiuti speciali”. Con queste parole l’on. Mino Taricco si appella al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio per intervenire nella questione dell’ex-Acna di Cengio, presentando un documento firmato anche dagli altri deputati piemontesi del PD (Bargero, Bobba, Borghi, Fiorio e Gribaudo).
Una storia lunga – relaziona il democratico Taricco - che vede nel marzo ’99 la chiusura definitiva del sito e la nomina del primo Commissario straordinario per il risanamento del sito inquinato di Cengio –Saliceto. “Nell’ottobre 2010, dopo dieci anni di interventi e 400 milioni di euro di investimenti pubblici e privati, viene annunciata la fine dei lavori di bonifica in occasione di un incontro a Cengio (SV), alla presenza delle autorità locali e nazionali. Tuttavia, ripetutamente dal 2010 alcuni gruppi ambientalisti e comitati di cittadini della Val Bormida hanno espresso pubblicamente forti preoccupazioni in merito agli interventi di bonifica del sito chimico, che avrebbero, a loro dire, lasciato fuori alcune aree”. La conferma delle scorrettezze arriva anche dalla la Commissione europea nel marzo del 2011, che con un «parere motivato» mette sotto accusa i lavori realizzati nel sito ex – Acna.
“Dopo decenni di inquinamento subito dai cittadini liguri e piemontesi, a quattordici anni dalla chiusura dell’impianto e dopo tre anni dalla chiusura delle procedura di bonifica permangono forti dubbi sulla reale situazione del sito ex-Acna”, sostiene Taricco. Per questo chiede da parte del Governo l’avvio di un’indagine per esaminare la correttezza e la completezza dei lavori di bonifica, valutare la pericolosità dei rifiuti tossici che ancora rimangono nell’area e accertare l’iter e l’esito del risarcimento del danno ambientale. Chiede al Governo anche di seguire da vicino il processo di vendita del sito dello stabilimento Syndial ex-Acna e di andare a fondo sulle garanzie ambientali legate a tale vendita.