TAVOLO LATTE: ROTTA LA TRATTATIVA
Taricco: “Grande rammarico, spero che le prossime ore
possano portare suggerimenti utili”
Alle ore 12 di oggi il tavolo del latte in Piemonte si è sciolto per la verificata impossibilità in questo momento di un accordo sul prezzo del latte per i tre mesi di gennaio febbraio e marzo 2008. Il tavolo era stato convocato, presso l’Assessorato Agricoltura in corso Stati Uniti a Torino, così come concordato nell’accordo precedente, siglato il 26 settembre scorso.
Alla luce delle difficoltà emerse nell’approdare ad un prezzo condiviso dalle parti agricola e industriale, l’Assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco aveva formulato la scorsa settimana una proposta di prezzo provvisorio per i tre mesi, che eventualmente potesse essere conguagliata o modificata in sede di accordo per la prossima annata lattiero casearia: la proposta consisteva nel fissare un prezzo alla stalla di 0,40 euro medi al litro, per il periodo da gennaio a marzo 2008.
Tale proposta non è stata accettata dalla parte industriale che ha manifestato la disponibilità ad un aumento massimo che portasse il prezzo a 0,3885 euro al litro, contro lo 0,42 euro pagato in Lombardia nello stesso periodo, in un contesto peraltro caratterizzato da regole più penalizzanti per i produttori piemontesi. Il tavolo si è dunque sciolto, prendendo atto che allo stato dell’arte nessuna mediazione per la ricerca di un prezzo condiviso è possibile.
“Ho preso atto, con grande rammarico - afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco – dell’espressione di impossibilità, allo stato, di addivenire a un accordo. Credo sia stato un errore grave e una ingiustificata ed ingiustificabile presa di posizione nei confronti del latte piemontese.
Per quel che ci riguarda, non ha nessun senso che il latte piemontese sia pagato e valorizzato in modo così inferiore rispetto al latte delle altre regioni italiane, senza peraltro che questo porti a un abbassamento di prezzo per i consumatori.
Prendo atto di una lesione grave, se permarranno queste condizioni, al tentativo che avevamo fatto attraverso il Tavolo del latte di porre al centro dell’attenzione di tutto il comparto i problemi e le necessità dell’intera filiera.
Spero veramente che le prossime ore possano portare suggerimenti utili per poter rivedere posizioni che francamente non penso siano giustificabili e sostenibili”.