UNA COLLABORAZIONE TRA LE FORZE POLITICHE PER L’APPROVAZIONE DEL “MILLEPROROGHE”

La Camera dei Deputati, anche in questa fase di passaggio tra il vecchio e il nuovo Governo, procede con i propri impegni e lavori: il decreto 150/2013, il cosiddetto “milleproroghe”, è stato infatti approvato dall’Aula nella serata di lunedì 17 febbraio con 216 voti favorevoli e 116 contrari. Già approvato dal Senato il 29 gennaio scorso, esso verrà ora nuovamente sottoposto al Senato, per essere definitivamente convertito in legge entro il termine ultimo del 28 febbraio.


Dopo una prima fase di stallo, rallentamenti e rinvii, avvenuta alla fine della scorsa settimana, la Camera ha infatti concluso i lavori grazie ad una collaborazione costruttiva di tutti i gruppi parlamentari.


Il rischio di non riuscire ad approvare il decreto in tempi utili rischiava di pregiudicare le proroghe di molte norme creando seri problemi ad importanti settori della vita economica e sociale del paese.


Un rischio che dovrà però essere evitato anche per gli altri decreti legge in scadenza nei prossimi giorni, data la delicata situazione di passaggio che la vita politica italiana sta vivendo in questo periodo.


Nello specifico, la Legge di conversione del decreto in oggetto,  come noto contiene numerose proroghe di termini in differenti materie, relative a settori dell’amministrazione pubblica e della vita del Paese.


Tra le proroghe più importanti, si devono ricordare quelle che intervengono nei seguenti settori:


-       assunzioni, organizzazione e funzionamento delle Pubbliche amministrazioni;


-       situazioni emergenziali in specifici luoghi d’Italia;


-       la giustizia;


-       il settore dei trasporti e delle infrastrutture;


-       il settore agricolo, alimentare e forestale;


-       il mondo dell’istruzione, dell’università e della ricerca;


-       il lavoro e le politiche sociali;


-       il settore ambientale;


-       i beni culturali e il turismo;


-       il settore della comunicazione;


 


 Mino Taricco


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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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