UNA LEGGE PER REGOLARE IL PRESTITO VITALIZIO IPOTECARIO
Con la discussione e il voto della Camera che si sono svolti tra mercoledì 9 e giovedì 10 luglio è stata approvata una proposta di Legge, dei deputati del Pd Marco Causi e Antonio Misiani, sul prestito vitalizio ipotecario.
La norma definisce il prestito vitalizio ipotecario come un finanziamento che le banche, o anche gli intermediari finanziari, possono concedere a persone che abbiano compiuto 60 anni, ricevendo come garanzia un’ipoteca sulla casa dello stesso cittadino che ottiene il prestito. Un istituto, questo, che concede un notevole vantaggio a chi necessita di somme di denaro in prestito dalle banche, poiché lo stesso cittadino, una volta avuto il finanziamento, può comunque rimanere a vivere
all’interno della propria abitazione.
Il debito dovrà poi essere saldato dagli eredi soltanto dopo il decesso del cittadino che aveva ottenuto la somma di denaro. Eredi che, tuttavia, avranno a disposizione una scelta tra diverse soluzioni: essi potranno pagare, mantenendo la proprietà dell’immobile, vendere la stessa abitazione personalmente o lasciare che sia la banca a farlo, permettendole di vedersi restituita la somma dovuta.
Una buona norma, che modifica e perfeziona alcune mancanze dell’istituto del prestito vitalizio ipotecario, già introdotto da un Decreto Legge del 2005, e che mette anche ordine nel campo del credito a individui e famiglie e in quello immobiliare, aumentando le possibilità di accesso al credito di persone che diversamente non sarebbero in molti casi “bancabili”, riducendo gli spazi di insinuazione dell’usura .
Il testo della legge ha ricevuto 336 voti favorevoli e 67 contrari, e passa ora all’esame del Senato.