UNA SCOMMESSA AMBIZIOSA E RESPONSABILE

Il 20, 21, 22 di aprile abbiamo deciso, con un atto formale, con l’approvazione della mozione congressuale, di partire per dare vita al Partito Democratico.
A Cinecitta’, e contestualmente a Firenze, si è celebrata una nuova tappa importante di un percorso di riorganizzazione della vita politica italiana che tenta faticosamente di superare la precarietà e di dare stabilità ad un quadro che rischia di essere in perenne riassestamento con i problemi che abbiamo quotidianamente sotto gli occhi.
E’ stata una decisione scontata nell’esito che era ormai deciso da tempo ma meditato, approfondito e diversificato nella qualità dell’approccio.
Abbiamo visto e percepito accenti diversi, sottolineature diverse e sensibilità diverse alternarsi negli oltre cento interventi che hanno animato i lavori dei tre giorni intensi di confronto.
Molti sono stati i temi, molte le cose pregevoli che abbiamo sentito, molte le suggestioni che hanno stimolato le nostre sensibilità.
Ognuno di noi, probabilmente anche in virtù delle proprie sensibilità e delle proprie angolature di lettura delle vicende, si è sentito più in sintonia con alcune posizioni e meno con altre ma nel complesso è stato un dibattito ricco che ha dato ragioni a chi sostiene che già oggi DL-La Margherita è un partito ricco, plurale e in qualche misura un embrione del futuro Partito Democratico.
Personalmente sono stato impressionato, e molto positivamente, dall’intervento di Rosy Bindi: un intervento ricco di speranza per il paese e di chi è più esposto e fragile nel paese stesso; un intervento con un profondo senso dello stato ed il senso della responsabilità di chi è nelle istituzioni e che percepisce queste a servizio della comunità;
un intervento che ha saputo rendere chiaro il significato della parola laicità in una situazione nella quale gli equivoci e malcelate voglie di ricordo clericale purtroppo animano le scene; un intervento che ci ha fatto sentire, come cattolici impegnati, orgogliosi di quello che abbiamo saputo dare a questo paese e di quello che potremo dare anche attraverso il nuovo Partito Democratico; un intervento di grande capacità di unire le ricchezze di un partito e di un percorso in una sintesi alta che guarda al nuovo Partito Democratico con responsabile consapevolezza ma anche con grande fiducia nella nostra capacità di costruire.
Ho avuto anche una positivissima conferma dall’intervento di Enrico Letta, un intervento alto di un uomo impegnato in prima linea nel governo del paese e fortemente convinto che le qualità delle risposte che sapremo dare alle attese della gente segneranno le strade ed il successo del futuro Partito Democratico.
Un impegno, quello di costruire il Partito Democratico, che deve vederci protagonisti convinti di poter contribuire, con questa realizzazione, alla costruzione delle risposte alle attese delle nostre comunità di oggi e delle generazioni che le animeranno domani.
Ho potuto cogliere una consapevolezza diffusa delle sfide che abbiamo di fronte, delle responsabilità verso le nostre comunità e verso il paese, e una volontà forte di aderire a questa responsabilità e di accettare la sfida di un percorso complesso con un’ambizione grande: riuscire a costruire un partito che sappia veramente coniugare in modo alto valori e sensibilità che ne orienteranno i percorsi per dare risposte alte ai problemi che il nostro tempo pone sulla nostra strada.
Ho visto uomini e donne che hanno la capacità e le qualità per accogliere e guidare questa sfida, ho percepito una chiamata a noi tutti a contribuire a questa costruzione.
Buon lavoro a tutti.
Mino Taricco

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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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