UNA VISITA AL CARCERE DI ALBA PER CAPIRE IL PROGETTO DI RAPERTURA

In data sabato 30 luglio ho effettuato una visita presso la Casa Circondariale Giuseppe Montalto di Alba, chiusa dal mese di gennaio 2016 a causa di un’epidemia di legionellosi. Insieme a me, il Garante dei diritti dei detenuti della regione Piemonte Bruno Mellano, il deputato Mariano Rabino e il garante dei diritti dei detenuti di Alba, Alessandro Prandi.
A seguito dell’interrogazione presentata a giugno dove ero primo primo firmatario insieme ai colleghi Giuseppe Romanini, Maria Amato, Francesco Prina e Nicodemo Nazzareno e successivamente al question time presentato dal deputato Rabino, la sottosegretaria Federica Chiavaroli aveva confermato lo stanziamento di 2 milioni di euro per i lavori messi a progetto. Si stima che la conclusione dei lavori possa avvenire verso la fine del 2017. 

Ma il carcere si trova tutt’ora in stato di chiusura, anche se a questo punto potrebbero essere imminenti l’avvio dei procedimenti previsti per gli interventi in programma. Ho già sottolineato come vi sia la necessità di ridurre al minimo i tempi per la rimessa in funzione della struttura, anche per non compromettere la rete sociale nella quale era inserita la struttura carceraria, dai volontari alle attività con i percorsi formativi e lavorativi, aspetti fondamentali del percorso di rieducazione volto al reinserimento sociale dei detenuti. Aspetti importanti, ai quali si aggiunge il disagio vissuto da buona parte del personale.

Durante la visita si è potuto prendere visione dello stato dei locali e degli interventi necessari per ricreare le condizioni per una piena attività in sicurezza di questo istituto. 

Le informazioni pervenute, sia formali che informali, danno per imminente l’avvio dell'intervento, anche per valorizzare nel minor tempo possibile la parte di struttura che è stata recentemente oggetto di un intervento importante di adeguamento e ammodernamento. Abbiamo comunque ritenuto indispensabile verificare sul campo la necessità del progetto, anche con un sopralluogo della struttura, visionando gli spazi e le strutture e confrontandoci sulle tempistiche.

Obiettivo necessario per tutti è che la Città di Alba veda riaperto e riattivato un carcere moderno e sicuro per tutti gli operatori, riannodando così il filo di attività e percorsi messi in atto negli anni, che tanto di buono hanno generato sul territorio e per la comunità locale.

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