UNO "COLPO DI STATO" CHE LASCIA DISORIENTATI

Sono settimane drammatiche quelle che abbiamo alle spalle.
Dopo i massacri in Siria, Libia, le morti sospette di Giulio Regeni e di tanti come lui in Egitto e una violenza  senza senso in mezzo mondo negli ultimi i giorni sembra quasi che possa ancora essere anche peggio. 
Il drammatico incidente in Puglia, che ha cancellato troppe vite e ferito tante famiglie ed ha segnato in modo indelebile l’intera comunità regionale pugliese e l’intero paese.
L’assurdo massacro a Nizza che ha colpito al cuore la Francia e tutto l’occidente, e che ha messo a dura prova le nostre convinzioni e le nostre fiducie, adesso anche il “colpo di stato” in Turchia.
Onestamente ciò che è accaduto in Turchia mi ha lasciato molto perplesso, non riesco a credere a ciò che è accaduto così come ci è stato raccontato, e con il tempo avremo maggiori elementi per poter capire meglio, non arrivo a pensare che sia stato tutto organizzato da una sola regia, ma neanche che sia stato tutto limpido.
Di seguito una interessante intervista sul Corriere della sera
ed una riflessione che aiuta a vedere da un altro punto di vista questo “colpo di stato” troppo improvvisato ed abborracciato per poter pensare che tutto sia come appare,  e in qualche misura arrivato eccessivamente nel momento più opportuno e utile per Erdogan  
Sono stati fatti troppi errori, da parte di tanti attori
c’è da sperare che adesso Erdogan  non pensi di cancellare nel sangue ciò che è accaduto, e che altro sangue non abbia a scorrere, creando  le premesse per nuovo odio e nuova violenza.
Voglio sperare che le mie paure siano smentite dai fatti e che ciò che è accaduto aiuti anche l’occidente ad alzare lo sguardo oltre il tatticismo contingente quotidiano.
Le prossime settimane ci diranno cosa ci aspetta all’orizzonte.

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