UN DOMANI MIGLIORE CON UN EUROPA FORTE.

Credo sia evidente a tutti quanto ciò che e’ accaduto negli ultimi tempi sia destinato a lasciare un segno profondo nell’idea di Europa che i cittadini avevano maturato nel corso degli anni.
Complice forse il fatto che nei programmi scolastici e nei percorsi formativi dei nostri ragazzi di Unione Europea praticamente non si parla, o forse perché in troppe occasioni alcuni partiti e movimenti politici hanno strumentalmente raffigurato l’Europa solamente come luogo di burocrazia distante dai problemi reali, o ancora forse perché non sempre il nostro concentrarci sul locale ha poi avuto la capacita di mantenere questa attenzione entro una visione più globale, ma e’ un dato di fatto che , nella maggior parte dei casi , sia prevalente una visione totalmente distorta di ciò che rappresenta l’Europa nelle nostre vite.
L’idea di Europa unita , non è mai superfluo rammentarlo, nasce nel dopoguerra dalla necessità di superare le divisioni tra i popoli , che tanti guasti avevano generato , creando i presupposti per una convivenza pacifica .
La consapevolezza che uomini illuminati quali Shuman, Adenauer , De Gasperi , Spinelli e tanti altri, in quegli anni ebbero , della necessità di far prevalere ciò che univa e di camminare insieme per garantire ai cittadini d’Europa una prospettiva di pace e di sviluppo si e’ rivelata concreta e reale e straordinariamente importante.
Negli ultimi 60 anni l’Europa, ha beneficiato di una straordinaria stagione di crescita e di sviluppo, abbiamo dato per scontato che tutto questo fosse naturale e spontaneo e abbiamo purtroppo lasciato che strumentalmente , per interessi di bottega , si raccontasse un'altra storia .
Si è purtroppo costruita nel cuore e nella mente di troppi cittadini un immagine distorta e caricaturale dell’Europa .
Se la sensibilità su temi quali l’ambiente , i diritti sociali e civili , la necessaria sicurezza in tutti gli ambienti di vita e di lavoro , ha fatto in questi anni enormi passi avanti, credo sia giusto ammettere che in questo cammino l’Europa ha svolto un ruolo molto importante.
Ma ciò che e’ successo negli ultimi mesi cambia oggettivamente la prospettiva e oggi sia evidente a tutti che , nelle sfide che ci attendono , l’Europa diventa lo strumento e l’ambito entro cui costruire le risposte.
La globalizzazione delle tecnologie , delle comunicazioni , della mobilità di idee di persone e di merci e conseguentemente di mercato e competizione , deve essere affiancata da una globalizzazione dei diritti e delle tutele , per tutelare il futuro delle giovani generazioni .
La dimensione delle sfide che stanno di fronte ai nostri sistemi sociali ed economico produttivi richiede la capacita dei popoli d’Europa di camminare insieme .
Per questo con le novità istituzionali introdotte dal Trattato di Lisbona e la crescente rilevanza del Parlamento nell’assetto istituzionale e normativo europeo deve riprendere corpo il percorso di una sempre maggiore legittimazione del governo europeo da parte dei cittadini .
Le vicende finanziarie di questi mesi sono li davanti a noi a dirci che se per un verso è necessaria una maggiore integrazione delle politiche finanziarie ed una maggiore rapidità di decisione per evitare le speculazioni , per altro verso questo deve essere il risultato di una maggiore capacità di concertazione politica e non il frutto di un percorso ispirato solamente dai vertici finanziari e monetari europei .
L’obiettivo che abbiamo di fronte non è solo far quadrare i conti nei vari paesi , ma tutelare , anche attraverso queste scelte , il futuro delle giovani generazioni e farlo in un contesto di giustizia ed equità sociale .
Questo è un compito politico e serve una “politica” legittimata ed autorevole per individuarne e gestirne le strade , la nuova Europa unita deve camminare con questo orizzonte .
La crisi che stiamo attraversando ci consegna l’esigenza di una UE più forte e coesa e capace di ragionare nella consapevolezza che i nostri destini sono legati , intrecciati ed interdipendenti , e che quindi più ci muoviamo in quest’ottica e più lo facciamo in modo rapido e coordinato e più massimizziamo gli effetti positivi .

Evitiamo in questo modo le ricadute negative sui cittadini , sulle famiglie , sulle imprese e sulle comunità locali tutte , ma in particolare sui più deboli e su chi fa più fatica .
Il Presidente Pat Cox in un suo discorso al Parlamento Europeo poneva sulle labbra dei cittadini che parlano alla politica la seguente bellissima frase : “ho posto i miei sogni ai tuoi piedi , cammina leggero , perché cammini sui miei sogni” , e credo che nella politica tutta servirebbe maggiore consapevolezza di tale mandato .
Lasciamo da parte le strumentalizzazioni interessate , correggiamone i difetti e semplifichiamone la burocrazia e le ridondanze , rafforzandone il ruolo .
L’Europa è il nostro futuro , costruiamolo con convinzione insieme .

Mino Taricco


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