UN'INTERROGAZIONE PER CHIARIRE LE CRITICITA' DEL CANTIERE DEL TUNNEL DEL TENDA

Ho presentato al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti un’interrogazione relativa alla situazione attuale del tunnel stradale del Colle di Tenda. Insieme a me hanno firmato Marialuisa Gnecchi, Ermete Realacci, Dario Ginefra, Chiara Gribaudo, Enrico Borghi, Giovanni Falcone.

Il tunnel, inaugurato nel 1882, è uno dei più vecchi in esercizio, con 3182 metri di lunghezza. Nel 1898 fu ultimato anche il tunnel ferroviario, più lungo e parallelo a quello stradale (8.099 metri) e nel settembre 1947, con lo spostamento del confine tra Italia e Francia verso nord, il tunnel divenne il primo collegamento internazionale italiano tra due stati.

Attualmente è largo circa 6 metri, l'altezza per i mezzi in transito è di 3,9 metri, dimensioni incompatibili con i flussi di traffico odierni né con gli attuali criteri gestionali e di sicurezza delle infrastrutture sotterranee, tanto che dal 2011, il tunnel si può attraversare solo a senso unico alternato, con attese di 27 minuti ai semafori

Dopo lo stanziamento di risorse del 2006, e l’approvazione del progetto nel 2009 da parte del Consiglio di amministrazione di ANAS, nel 2012, la Grandi Lavori Fincosit, si è aggiudicata i lavori per la costruzione di una canna mono-direzionale di carreggiata pari a m 6,50. I lavori erano iniziati il 21 novembre 2013, a seguito della condivisione del progetto esecutivo da parte della Commissione Intergovernativa per le Alpi del Sud (CIG), ed erano con previsione di ultimazione entro febbraio 2020.
I lavori all’aperto, in territorio italiano, sono limitati all’adeguamento degli imbocchi, piazzale di accesso e viabilità locale, mentre in territorio francese, è prevista la realizzazione di una nuova opera di scavalco del Fosso della Cà e rifacimento tornanti sino all’attuale ponte di Romanin.

In base ai dati  Anas, sono stati scavati circa 1400 m (940 sul lato italiano, 460 sul lato francese) con rivestimento per 970 m (650 sul lato italiano e 320 sul lato francese) e 3 by-pass (luoghi sicuri per eventi incidentali) di cui 2 in Francia e 1 in Italia. Il ritardo dal lato francese parrebbe essere stato causato dalla presenza di materiale sciolto che ha comportato preconsolidamento. Ad oggi, il cantiere avrebbe accumulato un ritardo di circa nove mesi.

A seguito di intercettazioni nel mese di maggio la magistratura di Cuneo ha aperto un’inchiesta e disposto il sequestro del cantiere, emettendo misure cautelari, con otto persone nel registro indagati per furto aggravato, frode in pubbliche forniture, detenzione illecita di esplosivi. Sono state inoltre richieste verifiche sul muro di terra rinforzata con paramento in blocchetti Mac Wall  alto 11 metri che “protegge” la Rd 6204. Le autorità francesi avevano prudenzialmente chiuso per tre giorni la strada. La Commissione Tecnica, riunita a Nizza per valutare la situazione, avrebbe stabilito che la rottura di blocchetti riscontrata rientra negli assestamenti di questa tipologia di opera, per sua natura deformabile.  In più, è notizia di questi giorni che i sindaci di Breil e Fontan in val Roya hanno vietato, con ordinanza, il passaggio dei mezzi di peso superiore alle 19 t. sulla Rd 6042.

La situazione risulta quindi molto critica perché la sospensione del transito, l’incertezza sui tempi del cantiere e del sequestro giudiziario e, infine, il divieto di transito per i mezzi pesanti, stanno cagionando notevoli danni alla programmazione turistica delle valli, che difatti sta subendo e rischia di vivere anche nei prossimi mesi che sono cruciali per il turismo invernale, ed inoltre ha già oggi pesanti ripercussioni sulle imprese della provincia che lavorano in Costa Azzurra e ai tantissimi lavoratori transfrontalieri cuneesi, oltre a incidere in modo pesante sui costi dell’interscambio commerciale del cuneese.

Fatto molto grave inoltre che nei giorni scorsi, Anas e autorità francesi abbiano espresso valutazioni divergenti in merito alla sicurezza e, in generale, riguardo alla situazione del cantiere e della RD 6042, cosa che ovviamente ha alimentato ulteriore incertezza.

Per questo abbiamo chiesto al Ministro se non ritenga urgente intervenire per verificare l’effettivo stato della situazione, garantire la necessaria tranquillità e sicurezza ai cittadini ed evitare ulteriori danni al territorio salvaguardandone la mobilità e l’indotto economico collegato a questa fondamentale opera stradale transfrontaliera.


Mino Taricco utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento