UN SI' AL PIEMONTE
Lunedì 20 Maggio 2019
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Appuntamenti
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PD
Tra meno di una settimana si vota e l’esito, che non è per niente scontato, dipende anche da me e da te.
Con quel voto decide anche o forse soprattutto il destino per un po’ di anni del Piemonte.
Voglio sperare che tutti abbiano ancora in mente in modo netto e chiaro in che condizioni le Giunta Chiamparino ha ereditato le Istituzione regionale nel 2014 dalla Giunta Cota.
Una Istituzione sul pennone della quale sventolava il vessillo delle mutande verdi, simbolo di un malcostume che allora aveva travolto mezza giunta e maggioranza, e che porterà a decine di condanne, fatto a mio giudizio, reso ancora più grave dal fatto che erano arrivati al potere sull'onda di promesse grandiose.
Una sanità totalmente allo sbando con un buco di miliardi, e con
un taglio di oltre 3000 dipendenti che sono una delle cause del prolungarsi delle liste di attesa, con un bilancio disastrato che aveva portato un allora Assessore della Giunta Cota a dire che la Regione era “TECNICAMENTE FALLITA”, spero vivamente che nessuno dimentichi, perché coloro che dicono di voler andare veloci ora, sono più o meno sempre quelli di allora !
un taglio di oltre 3000 dipendenti che sono una delle cause del prolungarsi delle liste di attesa, con un bilancio disastrato che aveva portato un allora Assessore della Giunta Cota a dire che la Regione era “TECNICAMENTE FALLITA”, spero vivamente che nessuno dimentichi, perché coloro che dicono di voler andare veloci ora, sono più o meno sempre quelli di allora !
Poi è arrivato Chiamparino, che con il fido Aldo Reschigna al bilancio, gran lavoratore, uno che non si fa selfie e non passa il giorno su Twitter, ma lavora 12 ore al giorno in ufficio, e hanno piano piano rimesso in ordine i conti e lo stesso Ente Regione, cosa che ha permesso di chiudere il commissariamento sanitario, e che permetterà di assumere 1400 persone e ridare prospettiva alla nostra Sanità, e ha permesso di tornare a fare investimenti e una seria programmazione in tutti i settori.
Voglio veramente sperare che il 26 maggio tutti abbiano ben chiaro in quale burrone era finita la Regione e chi erano gli allora autisti.
Poi certo contano anche i programmi, ma attenzione a credere agli slogan, purtroppo abbiamo già visto in mano a costoro dove portano.
Per questo, innanzi tutto per questo, credo che sia fondamentale il voto convinto a Sergio Chiamparino.
Diciamo tutti insieme un grande SI' al futuro del Piemonte, con Sergio.