VARIANTE DI CAVALLERMAGGIORE. E’ ORA DI REALIZZARLA.
Che fine ha fatto la variante di Cavallermaggiore? Lo chiede in una interrogazione il consigliere regionale PD Mino Taricco. Taricco nel documento ripercorre l’iter di realizzazione, dalla delibera con cui nel 2003 la Giunta regionale approvava l’accordo di programma tra la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo e il Comune di Cavallermaggiore per la realizzazione della variante sud-est, fino alla nuova delibera del 2007, resasi necessaria per integrare la dotazione finanziaria dell’opera. “Nel 2011 SCR, subentrata ad ARES come soggetto attuatore dell’opera, ha chiesto una proroga di tre anni per l’attuazione dell’accordo di programma”, spiega Taricco, “motivandola dal prolungarsi delle procedure relative alla variante urbanistica, nonché dalle nuove tempistiche necessarie per la definizione di una convenzione con AIPO (Agenzia Interregionale per il Fiume Po) per la realizzazione delle opere di arginatura delle piene del Torrente Mellea”. Nel maggio 2011 è stata poi sottoscritta da AIPO, Comune di Cavallermaggiore e SCR Piemonte una convenzione per la realizzazione di opere di arginatura delle piene del Torrente Mellea. “Ormai è ora che dopo tanto parlare e dopo tante firme, si arrivi davvero alla realizzazione della variante”, conclude Taricco. “Questo consentirebbe di dare finalmente soluzione, dopo molti anni di attesa, ai gravi problemi viari in corrispondenza del centro storico di Cavallermaggiore, consentendo un migliore assetto della viabilità nella zona interessata, nonché una riduzione del connesso inquinamento acustico e atmosferico. La variante poi, opportunamente adeguata ed integrata, potrebbe svolgere anche la funzione, importantissima, di difesa idraulica dell’abitato di Cavallermaggiore, tenuto conto del serio rischio di gravi eventi alluvionali che potrebbero verificarsi nuovamente in questa zona, purtroppo già duramente colpita il 29-30 maggio del 2008. Insomma, è ora che La Giunta regionale compia il suo dovere e faccia quanto in suo potere perché partano al più presto i lavori”.