VARIANTE DI DEMONTE: NUOVA INTERROGAZIONE PER CHIEDERE CHIARIMENTI

Nei giorni scorsi ho voluto presentare in Senato una nuova interrogazione sull'ormai annosa questione del progetto della SS21 "della Maddalena" Variante di Demonte, a seguito del parere negativo che risulterebbe sia stato espresso direttamente dal MIBAC in merito alla possibilità che il tracciato della Variante passi in galleria sotto la "Collina del Podio - resti del Forte della Consolata" - per motivi paesaggistici.

Nonostante le rassicurazioni provenienti dalla maggioranza parlamentare che parla di "necessarie integrazioni documentali e nuovi accertamenti che non comprometterebbero l'esito e la realizzazione dell'opera", purtroppo, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha richiesto di istituire una zona di "protezione paesaggistica", un ulteriore vincolo rispetto a quanto inizialmente preventivato e che ha comportato l'interruzione da parte di ANAS Spa degli studi e dei carotaggi lungo il percorso previsto per il tunnel, con il rischio che tale decisione possa compromettere di fatto la chiusura della valutazione d'impatto ambientale da parte di ANAS Spa stessa, ultimo adempimento necessario prima del bando di gara per l'affido dei lavori.

Non vorremmo che, così come nel 2011, la allora maggioranza, casualmente anche allora a trazione leghista su questo settore, decise di rifare il progetto, che era cantierabile, spostandone il tracciato, perchè si disse - costava troppo - adesso che il nuovo progetto era pronto e nuovamente cantierabile e finanziato, si rifacesse lo stesso giochetto.

Non vorremmo che ciò che sta accadendo avesse connessioni con le schede allegate allo "sbloccacantieri" - Decreto- Legge 18 Aprile 2019, n. 32 - che prevede lo slittamento di competenza dell'opera a fine 2020.

Non vorremmo che si stesse mettendo in atto qualche nuova iniziativa per ripartire da capo un'altra volta.

Non lo vorremmo perchè per la Valle, le Comunità e i mondi economici interessati sarebbe veramente inaccettabile

Per questo ho voluto, insieme ai colleghi, interrogare il Ministro per chiedere chiarimenti e soprattutto per sbloccare definitivamente questa situazione di "stallo del progetto", che rischia di creare danni incalcolabili, minando il lavoro di anni, e soprattutto perchè è necessario superare i disagi che la Valle e tutto il Mondo economico interessato riscontra quotidianamente.

Chiediamo di intervenire con azioni concrete per sbloccare l'iter relativo all'impatto ambientale del tunnel sotto il Podio per garantire al Comune di Demonte, a tutti i Comuni limitrofi interessati, alle Associazioni di categoria e al mondo imprenditoriale un rapido avvio dei lavori e tempi certi di conclusione dell'opera

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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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