V-DAY
L’8 settembre c’è stato il V-day promosso da Beppe Grillo.
È stato sicuramente una provocazione con toni e colori che Grillo sa usare benissimo, con qualche caduta di stile.
Una provocazione comunque da non sottovalutare, al di là dei toni e dei colori appunto.
La sostanza e gli obiettivi sono assolutamente condivisibili:
- riduzione costi della politica
- limite di due mandati elettivi
- divieto di elezione a i condannati
- reintroduzione del voto di preferenza
rispondono alla necessità di recupero di un senso della politica come messa a disposizione di un servizio alla comunità che voglio credere ripristinabile.
Sul divieto di elezione ai condannati penso sia necessario definirla meglio, individuando i casi e le soglie oltre le quali è necessario renderla effettiva.
Al di la dei nomi dati ad una simile ambizione, dei toni usati, magari ricercando accentuazioni meno personalizzate e giudizi meno sommari e trancianti, credo sia da ribadire e da sostenere quest’idea di fare politica come co.co.co.co.co alle dipendenze dei cittadini.
Mino Taricco