VERSO IL RITIRO DELL'ATTO DELEGATO VINO

Lo ha annunciato nei giorni scorsi Paolo De Castro, Coordinatore SeD  in Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale al Parlamento Europeo,  che è in arrivo da parte del direttore generale Joost Korte la proposta di ritiro della Commissione europea dell’atto delegato sul vino, una proposta di modifica del quadro normativo vigente che avrebbe messo a rischio vitigni quali «Barbera», «Lambrusco», «Nebbiolo», «Primitivo», «Sangiovese», «Teroldego», «Verdicchio», «Vernaccia» o «Vermentino» , solo per citarne alcuni, liberalizzando nei fatti l’utilizzo del nome dei vitigni in etichetta, anche se tutelati da D.O. 
Sulla questione avevamo presentato con alcuni colleghi una risoluzione  in Commissione a prima firma Fiorio, ed avevamo chiesto l’intervento del Ministro Maurizio Martina e di Paolo De Castro, coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale dell’Europarlamento, ed era intervenuta anche l'Arev.
Una notizia di importanza straordinaria per tutti i produttori di questi vitigni dei nostri territori, che però rafforza la necessità di una seria riflessione sulla necessità di non abbandonare l'ancoraggio delle nostre D.O. al territorio con nomi appunto di territorio.


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