VERTICE G 20 ROMA

Si è concluso il G20 di Roma, il vertice le venti più
grandi economie del mondo
, e come quasi sempre succede, con giudizi discordanti. 

Al netto del fatto che l’immagine dei leader mondiali, che hanno partecipato al G20, e che parteciperanno poi alla COP26, che arrivano con Jet e si muovono con auto blindate che immettono in atmosfera in pochi giorni centinaia di tonnellate di CO2, è solo l’immagine più plastica dei problemi e della loro dimensione, è innegabile che alcuni obiettivi siano stati raggiunti: dalla Minimum Tax alla lotta contro il cambiamento climatico azzerando le emissioni di gas serra intorno a metà secolo, dall’impegno sui vaccini anti-Covid all’intesa sui dazi, dall'aumento dei finanziamenti ai Paesi in via di sviluppo, al mettere fine ai sostegni pubblici internazionali alle centrali a carbone entro fine 2021 e piantare mille miliardi di alberi. 

Certo coloro che pensavano potesse essere fissato in modo cogente l'obiettivo del 2050 per un mondo a zero emissioni sono sicuramente rimasti delusi, ma credo si comunque positivo che non abbiamo assistito ad un fallimento, ed in ogni caso  l’indicazione di un pur generico "metà secolo” lascia aperto lo spazio ad un lavoro, che come ha detto il Presidente del Consiglio Draghi potrà vederci ottimisti  "se lavoreremo insieme” .

Di seguito una breve sintesi dei principali accordi raggiunti al G20 di Roma, e come funzioneranno: 

MINIMUM TAX - Nel corso del vertice, è stato espresso un "ampio e trasversale" sostegno all'accordo raggiunto nei lavori del vertice sulla tassazione minima globale. La minimum tax globale sulle multinazionali, approvata a Roma dopo anni di trattative, interesserà in particolare i colossi del web, che in questi anni di fatto non hanno praticamente pagato imposte nei paesi dove producevano utili. 
La tassa avrà un'aliquota minima del 15% sugli utili delle multinazionali per evitare che queste continuino a trasferire la propria sede fiscale in un Paese dove il trattamento è più favorevole. L'intesa inoltre consentirà di riattribuire ai Paesi del mondo intero i benefici per oltre 125 miliardi di dollari realizzati da 100 aziende multinazionali, sottolinea l'Ocse. I leader mondiali si sono impegnati ad attuarla entro la data del 2023, fissata nel quadro Ocse dove era stata sottoscritta da 136 Paesi su 140

DAZI - Il presidente americano Joe Biden ha annunciato la rimozione immediata dei dazi Usa sull'acciaio e l'alluminio europei e l'Ue proporrà di fare lo stesso verso quelli statunitensi. Lo hanno spiegato lo stesso leader Usa e la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen in una conferenza stampa congiunta a margine del G20
L’accordo raggiunto da Usa e Ue al G20 per rimuovere i dazi americani su alluminio e acciaio e i contro dazi europei su altre merci statunitensi è il primo a prevedere di tenere in considerazione l'intensità di carbonio nella produzione di alluminio e metallo da parte delle aziende Usa e Ue, oltre alla sovracapacità globale. 

CLIMA - Il G20 ha trovato anche l'accordo sul tetto massimo di 1,5 gradi per il riscaldamento globale. I Paesi restano "impegnati sull'accordo di Parigi per mantenere l'aumento della temperatura globale sotto i 2 gradi e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5 gradi". Lo prevede il documento finale del vertice. I leader riconoscono "che gli impatti del cambiamento climatico a 1,5°C sono molto inferiori rispetto a 2°C. Mantenere l'obiettivo di 1,5°C a portata di mano richiederà azioni significative ed efficaci e l'impegno da parte di tutti i Paesi"
È la "metà del secolo" la deadline indicata nel documento finale del G20 per l'obiettivo emissioni zero. 
Il documento finale conferma il fondo per il clima da 100 miliardi per il sostegno ai Paesi in via di sviluppo.

COVID - Fissati anche gli obiettivi sul fronte della lotta contro la pandemia: vaccinare almeno il 40% della popolazione in tutti i Paesi entro la fine del 2021 e il 70% entro la metà del 2022
"Prenderemo iniziative per contribuire ad aumentare la fornitura di vaccini e prodotti e strumenti medici essenziali nei Paesi in via di sviluppo e rimuovere i relativi vincoli di approvvigionamento e finanziamento", si legge nel documento finale del G20, in cui si aggiunge che "rafforzeremo le strategie per sostenere la ricerca e lo sviluppo, nonché per garantire la loro produzione e distribuzione rapida ed equa in tutto il mondo”

Per un maggior approfondimento una scheda predisposta dall’ISPI il sito dell’evento G20  con molti documenti e materiali utili e il testo della Dichiarazione approvata.

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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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